Acqua come elemento fisico e poetico. Il Febbraio milanese in due mostre

by Michela Ongaretti
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Acqua. Un elemento che fa parte del nostro DNA. L’ acqua è ambiente di trasformazione, studiato e vissuto nella ricerca di artistica. L’ acqua è anche la protagonista del febbraio milanese in due mostre molto diverse tra loro, di due artiste di differenti generazioni che sperimentano, una più concettualmente e l’altra attraverso l’esplorazione scientifica, la partecipazione attiva dell’elemento fluido nelle loro opere.

Presso la galleria A’NICA e presso L’Acquario Civico comunale sono in corso rispettivamente Bordes de Agua, la prima personale italiana dell’argentina Jimena Croceri, e Il Colore dell’ Acqua di Maria Cristina Fioretti.

 

Acqua in due mostre milanesi, Bordes de Agua in lavorazione.Jimena Croceri

Acqua come elemento fisico e poetico. I disegni performativi di Bordes de Agua. Courtesy A’nica gallery

 

Bordes de Agua

E’ il titolo della prima mostra personale in Italia dell’artista argentina Jimena Croceri. Il suo progetto è stato presentato recentemente a Torino in occasione della fiera The others, sempre con A’NICA. La galleria, una nuova realtà milanese, sceglie il suo lavoro per l’interesse alla tematica ambientale, coerentemente alle precedenti mostre. Ed è precisamente nell’interazione ambientale che si sviluppa la cifra stilistica di Croceri.

 

Acqua in due mostre milanesi. Installazione di Bordes de Agua

Acqua come elemento fisico e poetico. Installazione della mostra Bordes de Agua. Courtesy A’nica Gallery

 

Acqua è ritmo universale

Le opere esposte a Milano, i disegni performativi chiamati “To let the water make its new form”, sono il risultato di un’azione nella quale l’artista traccia con un pennarello su carta assorbente delle linee, che sono deformate, in parte cancellate o ridefinite dal contatto diretto con l’acqua di un fiume o del mare. Croceri vive l’esperienza del movimento dell’elemento liquido che invade il disegno in costruzione, rendendo opera la relazione stessa con l’ acqua.

E’ il ritmo naturale l’attore del cambiamento che permane sulla carta solo in quanto memoria di un atto effimero. C’è una danza nelle onde, nel trasporto dell’ acqua vicino all’uomo: questa coreografia è costante e segue una logica sequenziale infinita rispetto ad una vita umana, ma ciò che l’uomo può esperire non è la sua immanenza, quanto la consapevolezza del frammento temporale.

 

Bordes de Agua dalla vetrina di A'nica Gallery

Acqua come elemento fisico e poetico. Bordes de Agua dalla vetrina di A’nica Gallery

 

Un processo con l’effimero

Le installazioni in mostra sono costituite dal disegno realizzato nell’incontro di un supporto in lavorazione con l’ acqua, sotto al quale sono presenti alcuni lembi di tessuto, quelli utilizzati per la pulizia di mobili, con l’intento di confermare l’essenza transitoria del vivere e del creare. Queste pezze hanno generalmente la funzione di togliere la patina di tempo e sporcizia dai mobili, creando di fatto un tracciato in negativo, ma la polvere è destinata a ricomporsi sulla superficie interessata all’azione umana.

Ciò che è fondamentale è sempre il processo, perché ogni lavoro di Croceri si basa sull’azione performativa, per questo motivo è interessante soffermarsi ad osservare i video sulla realizzazione dei disegni, così esplicativi del progetto nell’abbandono volontario all’intervento casuale dell’ipnotica risacca marina.

 

Acqua in due mostre milanesi, installazione di Jimena Croceri

Acqua come elemento fisico e poetico. Un’installazione di Jimena Croceri in mostra. Courtesy A’nica Gallery.

 

Passaggi e rituali

Non è solo la carta a testimoniare il passaggio umano fugace: è solo per un attimo che due corpi lasciano l’impronta sul gesso. In esposizione rimane il calco su un blocco scultoreo, che è però quasi irriconoscibile in quanto è l’azione performativa a dare il senso della costruzione su un gesto rituale di unione ed allontanamento, il contatto tra la persona e la materia dichiara la sua evanescenza.

In realtà le diverse componenti della ricerca artistica, dal tocco umano all’ acqua o alla carta sono ugualmente coinvolti senza vivere predominanza semantica o conflitto tra loro. Ogni elemento collabora alla messa in forma di un oggetto-testimone che più sulla sua pelle è in grado di accogliere la casualità o intelligibilità di un ritmo naturale, più si fa porta di confine tra mondo sensibile e geometria cosmica. L’artista è una messaggera di una forza vitale che resta misteriosa.

 

Acqua in due mostre . Bordes de agua, dettaglio

Acqua come elemento fisico e poetico. Dettaglio di un disegno performativo di Jimena Croceri

 

Il Colore dell’Acqua 

L’Acquario Civico di Milano, luogo deputato a celebrare l’ acqua e la sua biologia, è anche sede di importanti mostre.
Ospita infatti fino all’8 marzo Il Colore dell’Acqua dell’artista multimediale Maria Cristiana Fioretti, mostra che sperimenta una resa espressiva peculiare attraverso l’indagine scientifica ( la cromatologia).

 

Acqua in mostra con Maria Cristiana Fioretti, dipinto con pigmenti fotosensibili

Acqua come elemento fisico e poetico. Il Colore dell’Acqua presso l’Acquario Civico. Sisma, dipinto di Maria Cristiana Fioretti

 

2020 al femminile

E’ doveroso dire che l’esposizione rientra nel palinsesto comunale e dell’Acquario “I talenti delle donne”, che focalizzerà la stagione espositiva 2020 sull’universo artistico femminile. Non amo questa suddivisione per generi della promozione culturale, ma sarà comunque occasione per scoprire nuove ricerche artistiche, e possibilmente per rendere attivo un ambiente che metta in relazione l’arte alla scienza. Inoltre la mostra rappresenta l’ultima fatica dell’indubbia professionalità della curatrice Raffaella Resch, scomparsa di recente, personalità critica di spicco di cui ricordo la partecipazione alla grande mostra su Paul Klee al Mudec.

 

Acqua in mostra con Maria Cristiana Fioretti. Sensorial Space

Acqua come elemento fisico e poetico. Il Colore dell’Acqua presso l’Acquario Civico, Sisma, dipinto di Maria Cristiana Fioretti

 

In mostra

La proposta di Raffaella Resch presenta ventitré opere pittoriche e multimediali, come le tele della serie Meduse realizzate per la mostra, e un’installazione site specific. Afferente alla Light Art, il lavoro di Cristiana Fioretti si basa sulla fusione tra colore, luce, spazio e suono. Testimonia il suo interesse lungo la carriera artistica la collaborazione sull’allestimento di Fabio Agrifoglio, presidente della fondazione mario Agrifoglio molto attiva nella promozione e produzione di eventi espositivi dedicati allo studio in particolare della black light art.

 

Acqua in mostra con Maria Cristiana Fioretti. Meduse

Acqua come elemento fisico e poetico. Il Colore dell’Acqua presso l’Acquario Civico, Meduse, dipinti di Maria Cristiana Fioretti

 

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Antologia di una carriera

In mostra c’è una vera e propria antologia delle opere più significative dal 2010, quando inaugurò alla Casa dell’Energia la sua personale Light-Abstr-Action. Ricordo il grande dipinto realizzato con pigmenti fotosensibili “Fluo” e l’installazione ‘Sensorial Space’ (2013) presentata nel 2013 a Palazzo Bembo a Venezia per la 55esima Biennale d’Arte. Si tratta di un “sensorial box”, dove l’acqua ribolle all’interno con effetti luminosi e sonori di trasparenti vasche emisferiche,con effetti luminosi e sonori ispirati all’atmosfera marina del sud della Francia, dove l’artista risiede.

 

Acqua in mostra con Dream in Box, tecnica mista di Maria Cristiana Fioretti

Acqua come elemento fisico e poetico. Il Colore dell’Acqua presso l’Acquario Civico, Dream in Box, tecnica mista di Maria Cristiana Fioretti

 

Acqua terra e luce

L’indagine della carriera della Fioretti parte dalla luce: l’elemento dell’acqua e della terra sono coinvolti nell’interazione con essa attraverso la sperimentazione di diverse tecniche e materiali. Gli effetti prodotti nascono dallo studio del le ricerche ottiche di Goethe sul mondo naturale, passando dall’analisi scientifica sulla rifrazione e i colori, fino alla composizione di pigmenti fotosensibili artificiali.

 

Acqua in mostra con Dream in light boxes di Maria Cristiana Fioretti

Acqua come elemento fisico e poetico. Il Colore dell’Acqua presso l’Acquario Civico, Opere di Maria Cristiana Fioretti del 2010, tecnica mista con led

 

I piani di lettura sono coerentemente due, che possono sovrapporsi quando l’occhio si posa sulle opere in mostra. Esiste una suggestione contemplativa e poetica che si associa alla stimolazione percettiva verse esperienze sensoriali e ottiche, come è giusto che sia in un museo dedicato alle scienze naturali.

 

Mappature poetiche

Sempre nella vicinanza all’ acqua, ma stavolta intesa come elemento della geografia fisica che comunque caratterizza il genius loci di ambienti vissuti anche emotivamente, vanno considerate le opere che accostano la topografia di siti costieri a materiali e reperti ambientali. L’artista le ha realizzate sulla mappatura della costa di mentone dove vive, del mare Adriatico delle Marche dove è nata e cresciuta; delle Isole tropicali Keys situate tra l’Oceano Atlantico e il Golfo del Messico, mentre presenta in mostra all’Acquario il paesaggio immersivo del fondale sottomarino.

 

Acqua in mostra con Maria Cristiana Fioretti. Map Spice

Acqua come elemento fisico e poetico. Il Colore dell’Acqua di Maria Cristiana Fioretti, una delle Map Spices

 

Il catalogo

Sulla mostra è stato editato da Silvana editoriale il catalogo, con una presentazione di Maria Cristina Galli, Vicedirettore dell’Accademia di Belle Arti di Brera e l’introduzione di Raffaella Resch.

Presenti anche i testi di Jacqueline Ceresoli (‘Sensorial Space. Da Venezia 2013 a Milano 2020’), Guido Curto (‘Cromatologia. Le mostre di Sanremo e di Torino del 2013’), Hugues De la Touche (‘Colori e luce del Sud della Francia’), Gisella Gellini (‘Le opere di Light art e Black Light art e le lezioni al Politecnico di Milano’), Xu Jin (‘Arte e didattica. Scambi internazionali tra Italia e Cina’), Ida Chicca Terracciano (‘Colori e didattica e la serie Dream Box’), Cristiana Fioretti (‘Ricerca artistica e didattica: colore e natura, colore e luce, colore e tecnologia’).

Michela Ongaretti

BORDES DE AGUA Jimena Croceri
A’NICA ART GALLERY, Via Lanino 1, Milano
Fino al 28 febbraio 2020

IL COLORE DELL’ACQUA Maria Cristiana Fioretti
A cura di Raffaella Resch
Acquario Civico di Milano ǀ Viale G. Gadio 2 Milano
Fino all’8 marzo 2020

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