Affordable Art Fair. Questa è la sua settimana milanese. Con i suoi entusiasti e i suoi detrattori ha aperto i battenti ieri sera, e a giudicare dalla folla di visitatori al Superstudio Più continua ad interessare con successo.

Affordable Art Fair 2018 a Milano, Una selezione a caldo, dopo l’opening
E’ alla sua ottava edizione con la semplice formula di proporre in un ambiente friendly, caratterizzato da live painting, laboratori e musica, un’esposizione eterogenea di opere di artisti emergenti ed affermati, tutte rigorosamente con un valore di mercato al disotto dei 6000 euro. Affordable Art Fair è stata ideata da Will Ramsay a Londra nel 1999, per diventare un fenomeno internazionale già nel 2001. L’intento è lodevole nel tentativo di avvicinare un pubblico che non sia costituito da milionari o habituè di più elitarie gallerie, invogliare ad acquistare arte, magari per iniziare una propria collezione senza grandi investimenti.

Affordable Art Fair 2018 a Milano, una selezione a caldo. Allestimento con Daniele Cestari.
Ma alla fine arriva il ma, con una domanda. Per essere Affordable bisogna sacrificare la qualità?
Premettendo che noi stiamo parlando dell’edizione meneghina, e che quindi la situazione potrebbe essere diversa nelle altre undici città mondiali che ospitano Affordable Art Fair, non riempie il cuore di gioia leggere “non bisogna essere un esperto per apprezzare e acquistare arte contemporanea”. Il punto è questo, non è una questione di titolo di studio o di esperienza nel collezionismo, è comunque la conoscenza di una disciplina o della ricerca di un artista porta ad innamorarsi di un opera e volerla portare a casa, tutta per noi. A qualunque prezzo? No, con meno di 6000 euro ci sono tanti bravi esponenti non ancora molto noti, ci sono le stampe d’arte, ci sono le dimensioni contenute che contengono il valore economico. Fatta questa precisazione Affordable al Superstudio presenta nel 2018 una gamma così varia di lavori, da farci trovare il talento concreto, con qualche perla inaspettata. Iniziamo da questa limitandoci ad alcuni esempi.

Affordable Art Fair 2018 a Milano, una selezione a caldo. Tommy Tc Carlsson, Galleri Final
ArtScore ha trovato qui tre opere di Tommy Tc Carlsson rappresentato dalla svedese Galleri Final, caratterizzate da ciò che ci interessa, la pittura realizzata con una tecnica paziente, all’antica. Sono tutte “nature morte” ma se un quadro si avvicina al trompe l’oeil nella rappresentazione di due calici con l’illusione del vino rosso che cola sulla tela, ci colpisce maggiormente la coppia di dipinti con due palloncini colorati e sospesi. Vuoi per l’ipnotica presenza del soggetto che pare provenire da tempi lontani pur facendo parte degli oggetti della contemporaneità, vuoi perché la scelta compositiva e il sapiente uso del colore a velature rafforzano l’idea di un simbolo forte, che ricorda l’uovo rinascimentale di casa nostra, così allusivo del Tempo e della sua trasformazione sulle cose. E’ interessante sapere dal gallerista che prima dei palloncini l’artista abbia proprio realizzato un ciclo di dipinti con delle uova.

Affordable Art Fair 2018 a Milano, una selezione a caldo. Serigrafia di Dan Hillier con DH Liberty
Cambiando disciplina degno di nota è sicuramente il lavoro della fotografa Ilaria Facci, segnalata tra i presenti con la galleria Zoia di Milano, ma per ragioni personali ha disdetto la partecipazione. Ci riserveremo di parlare della sua ricerca luministica e la raffinata indagine sul corpo in una diversa occasione espositiva.
Sempre grazie a Zoia vediamo quello che crediamo dipinti su fotografia, ma che l’artista Andrea Chisesi ci spiega essere esattamente il contrario. La texture materica sulla quale è stampata l’immagine tende a smaterializzarla nel gioco. L’immagine gioca con la sua sostanza, e viceversa. L’effetto è noto qui su foto di sculture in marmo ma continua nel resto della sua produzione su altri soggetti.

Affordable Art Fair 2018 a Milano, una selezione a caldo. Andrea Chisesi, Zoia
Sul versante più pop e surreale la nostra scelta tra le opere della galleria 3 Punts di Barcellona va sulle sculture di Samuel Salcedo. Sono figure maschili ironiche e vulnerabili nella loro mise (tutti in biancheria intima), grottesche, sempre in una condizione che riflette quella dell’uomo postmoderno vivente in una dimensione illusoria, emblematizzata dalle “maschere” di felicità e buoni sentimenti, come cappelli da Mickey Mouse o ridicoli Imbuti in testa alla Uomo di Latta del mondo di OZ, nasi da clown, o la maSchera di Dart Fener.

Affordable Art Fair 2018 a Milano, una selezione a caldo. Samuel Salcedo, World Leaders 2017
Per la galleria GINZA GalleryG2 abbiamo notato Takuma Fujisaki, con i suoi Mogols, pupazzi in coloratissima ciniglia intessuto dall’interno filamento per filamento, e le sculture in legno inciso e ossidato di Satoshi Saito.
Restando nel pop e in Giappone non possiamo dimenticare Deodato Arte con le sculture di Arnaud & Adeline, ormai una presenza fissa di Affordable Art Fair a Milano.
Non dimentichiamo di citare Sul Filo dell’Arte che mostra ad Affordable una sua versione di Guernica..a maglia! L’associazione terrà laboratori di knitting al fine di riprodurre celebri opere dell’arte contemporanea, per tutta la famiglia.

Affordable Art Fair 2018 a Milano, una selezione a caldo. I Mogols di Takuma Fujisaki, GINZA GalleryG2
Accanto a questi lavori ha trovato sicuramente spazio l’arte più squisitamente kitsch, ma se pensiamo che uno degli artisti maggiormente osannati e pagati al mondo è Jeff Koons, non possiamo escludere che questi esponenti possano domani non essere più tanto Affordable.
Il tema di questa edizione è Living with art, si manifesterà in questi giorni nei talk curati da Open Care. Gli esperti raccontano in rapporto all’economia del sistema arte i momenti salienti per un collezionista con l’opera d’arte: dal momento della scoperta e della scelta del pezzo allo sviluppo di una collezione considerando advisory e interiors.

Affordable Art Fair 2018 a Milano, una selezione a caldo. Sul filo dell’Arte, laboratori di knitting
Avrete la possibilità di entrare in questo colorato, confusionario e ricco ambiente fino a domenica 28 gennaio. Noi lo consigliamo avvertendo che ci vorrà più di un colpo d’occhio per scovare la Bellezza, ma c’è.
Per il calendario degli eventi e dei talk vi invitiamo a consultare il sito e la pagina Facebook della manifestazione.
Michela Ongaretti