Premio. Dal latino “ ciò che è preso prima”. Ogni anno a miart per qualcuno prendere prima significa restare più a lungo nella memoria.
E’ vero che ogni primavera la città di Milano si prepara alle due fiere più importanti, che attirano turisti e operatori da tutto il mondo, quella di arte contemporanea e moderna e il Salone del Mobile. E’ anche vero che l’occasione genera ormai più pubblico fuori che dentro i padiglioni: in città ci sono gli eventi collaterali, l’Art Week prima e subito dopo il fatidico Fuorisalone. Però l’incentivo dei premi ideati e messi in palio dai partner di miart, può cambiare la vita professionale dei vincitori ben oltre una stagione. Nell’occasione dell’edizione 2019 su Artscore vi racconto chi e perchè.
Cinque riconoscimenti hanno un valore economico ciascuno di 10000 euro. Poi c’è il sesto, quello di LCA rivolto alla sezione Emergent, di cui vi parlo in un articolo dedicato insieme alla selezione di alcuni progetti.

Premio Fidenza Village. Stand di Ronchini Gallery e MLF
Premio per cinque a miart 2019
La fiera diretta da Alessandro Rabottini ha il sostegno di Banca Intesa Sanpaolo come main partner, ma si avvale di altre istituzioni nell’ideazione e nell’erogazione dei premi e delle acquisizioni.
A partire proprio dal Fondo di Acquisizione Fondazione Fiera Milano, ci sono poi il Premio Herno, il Premio Fidenza Village per Generations, On Demand by Snaporazverein, Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte contemporanea e i giovani artisti. Le loro giurie sono composte da curatori e responsabili di eccellenze museali internazionali.

Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano , Frances Goodman con SMAC. miart 2019
Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano
E’ destinato a diverse opere che andranno a implementare la collezione di Fondazione Fiera Milano per un valore di 100.000 Euro. Tra le opere vincitrici ho apprezzato il lavoro scultoreo di Frances Goodman con SMAC (Città del Capo – Johannesburg – Stellenbosch), galleria già notata nella scorsa edizione per la scelta di un audace linguaggio pop.

Premio Herno 2019, stand di C L E A R I N G e MAI 36 con Koenraad Dedobbeleer
Premio Herno
Alla sua quinta edizione il Premio Herno, sviluppato come collaborazione tra miart e la casa di moda, riconosce l’ambizione di una presentazione sperimentale. Ha assegnato il miglior allestimento allo stand di C L E A R I N G e MAI 36 con l’artista Koenraad Dedobbeleer. La giuria internazionale motiva la scelta nel concepimento, in uno spazio espositivo condiviso, di due visioni provenienti da due gallerie, per due mostre personali dello stesso artista che ha creato opere insieme al loro progetto espositivo.

Premio On Demand by Sanporazverein. Opera diLuìs Làzaro Matos, miart 2019
Premio On Demand by Snaporazverein
La nuova sezione trasversale On Demand interessa opere site-specific o interattive, avrebbe dovuto focalizzarsi su una relazione diretta con lo spettatore. Non ho trovato qui una qualità memorabile, forse perchè in molti stand i lavori dedicati non erano particolarmente riconoscibili nel contesto espositivo . In ogni caso l’occasione era preziosa per approfondire un tema, il rapporto tra politica identità e rappresentazione, e per sperimentare soluzioni scenografiche anche con lo stimolo dell’omonimo premio. Frutto d’intesa tra miart e l’associazione di produzioni sperimentali Snaporazverein.
Ad aggiudicarsi la sua terza edizione, l’artista portoghese Luìs Làzaro Matos che ha rappresentato l’assurdità della propaganda attraverso i suoi dipinti dall’ironia pungente e dallo stile fumettistico, nello stand di Madragoa. Sono lieta che la vincita sia destinata alla crescita nella ricerca di un artista ad inizio carriera , per la realizzazione di un progetto futuro.

Premio On Demand by Sanporazverein. Luìs Làzaro Matos con Madragoa, miart 2019
Premio Fidenza Village per Generations
Celebra anch’esso la sua terza edizione, nato dalla collaborazione tra miart e Fidenza Village. Il miglior dialogo artistico all’interno della sezione Generations è stato riconosciuto allo stand condiviso della galleria Ronchini con Katsumi Nakai (1927-2013) e MLF | Marie-Laure Fleisch con Alice Cattaneo. Una rispondenza formale e simbolica anche per me da premio, sulla quale mi soffermo.

Premio Fidenza Village. Scultura di Alice Cattaneo con MLF Gallery, miart 2019
L’approccio spaziale, nelle sue personali declinazioni è stato vincente anche dal mio punto di vista, per l’intelligenza di avere accostato due ricerche si valorizzano reciprocamente, ed entrambe molto valide e autonome, in grado di proporre un universo poetico delicato e che porta l’osservatore verso un’armonia formale e cromatica, pur nello scetticismo dell’interrogazione materica.
Katsumi Nakai
Katsumi Nakai era un artista giapponese che a lungo ha soggiornato ed esposto in Italia nel periodo dello Spazialismo di Fontana, ad esso interessato per la possibilità nuova di entrare in pittura concetti come Tempo e Spazio. Faceva parte del circolo di artisti nella Milano di fine anni Sessanta con Fontana, Tomonori Toyofuku, Enrico Baj, Agostino Bonalumi, Paolo Scheggi, Enrico Castellani e Nanda Vigo.

Premio Fidenza Village. Ronchini Gallery, opera di Katsumi Nakai a Miart 2019
Si è ispirato alla Pop Art italiana e al design radicale con un esito scultoreo vivace. Balza agli occhi il lavoro sui livelli di bidimensionalità della superficie pittorica, superata grazie al suo leggero sollevamento; si moltiplicano e trasformano con allegria gli strati colorati nei suoi “oggetti pittorici” (definizione di Guido Ballo), multidimensionali, che appaiono come intricati origami che pongono con delicatezza interrogativi metafisici.
Alice Cattaneo
La scultrice italiana lavora sull’equilibrio e sulla gravità di materiali discordanti, l’opacità e la capacità del ferro di accogliere e dare una direzione lineare al vetro nelle forme geometriche pure, con una trasparenza disomogenea. Sono opere che ragionano sulla peculiare risposta di un materiale alla logica geometrica, dove però l’aspetto materico, nella sua apparizione frammentaria, pone lo sguardo dell’osservatore in una dimensione di percezione e contemporaneamente di evanescenza. Il pensiero si fa oscillazione, slittamento tra realtà indefinibile e profonda, mentale, e piano concreto, fisico. L’artista osserva che la processualità stessa della scultura “consiste in un continuo ricollocare nello spazio e nel corpo luoghi in apparenza distanti tra loro.”

Premio Fidenza Village. Particolare di una scultura di Alice Cattaneo
Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e i Giovani Artisti
Siamo alla sua XI edizione, il primo riconoscimento di miart nel 2008. Consiste nell’acquisizione di un’opera di un emergente o a mid-career da donarsi a un’istituzione museale milanese. Per il 2019 è stata scelta all’unanimità l’artista June Crespo per la scultura Instruments and fetishes presentata dalla galleria P420 di Bologna, per il rinnovamento del linguaggio classico della scultura in bronzo, sia dal punto di vista tecnico che da quello iconografico.
Michela Ongaretti

miart 2019, galleria P420 con June Crespo, premio Roatry Club Milano Brera