Suono e visioni dal silenzio del lockdown. Atlantis di Alessio de Girolamo

by R. D.
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Suono e visioni dal lockdown. "LANGUAGE" di Alessio de Girolamo

Suono e visioni dal silenzio del lockdown. Alessio de Girolamo è un artista visivo e sound artist che ho potuto incontrare in occasione della sua mostra presso Scic Italia a Milano, durante la Designer Week autunnale, a cura di Irene Biolchini. Le sue creazioni indagano i limiti dell’epistemologia attraverso esperienze avvolgenti, che fanno vibrare le corde di una rivelazione epifanica, nella multidisciplinarietà dei diversi progetti.

Suono e visioni dal lockdown. De Girolamo

Suono e visioni dal lockdown. Le mani di De Girolamo su L-System per Manifattura Tabacchi

Ne è un esempio l’installazione Atlantis. Presentata da maggio a luglio 2020 per Manifattura Tabacchi- Firenze con contenuti digitali e performance live presso il nuovo centro NAM (Not A Museum). Era in mostra anche L-System, un’opera visiva e sonora la cui partitura è basata sul “Metodo Nn”(nomen nescio). Si tratta di una teoria sviluppata da de Girolamo nel 2015, con la collaborazione dello scienziato Vincenzo Schettino e del maestro d’orchestra Francesco Oliveto.

Le teoria Nn

Le teoria Nn elabora affinità tra il modello atomico di Bohr e le note del pianoforte Bosendorfer Imperial 290 a 97 tasti, tanto che questi sistemi sono stati sovrapposti dall’artista attribuendo a ogni elemento chimico un suono del Bosendorfer, generando composizioni basate su presupposti scientifici e formule chimiche.

Suono e visioni dal lockdown. De Girolamo presenta L-System

Suono e visioni dal lockdown. De Girolamo presenta L-System presso Nam- Not a Museum

Afferma de Girolamo “ Da bambino avevo un vecchio pianoforte in casa e osservavo mia sorella suonare per capire la logica dello strumento. Era una questione mistica e legata ai numeri. Ho ravvisato una similitudine tra il modello atomico di Bohr e il pianoforte Bosendorfer a 97 tasti. Studiandola ho scoperto che i due sistemi presentano delle affinità, addirittura risultano sovrapponibili. Da allora spesso ho composto musica suonando formule chimiche col computer.”

Suono e visioni dal lockdown. Installation view da Scic Milano

Suono e visioni dal lockdown. Installation view di Atlantis di de Girolamo presso Scic Milano

Atlantis

Atlantis è il progetto più recente di Alessio de Girolamo, fino al 10 Ottobre 2020 presso Scic Italia in via Durini. Qui l’artista fa riemergere un’Atlantide sommersa dai mari di decibel generati dall’attività umana che poi , con la pandemia di Covid-19, si è zittita. Atlantis rappresenta il sorgere di un nuovo paesaggio sonoro che dialoga con l’architettura e i suoi abitanti. La nostra specie per la prima volta si è trovata costretta a bloccarsi.

Non è accaduto per le altre specie che invece non si sono fermate. In questo grande esperimento non programmato, definito antropausa, con l’umanità “sospesa” si azzera la moltitudine di decibel generati da essa. Questa situazione ha spostato la nostra attenzione invitandoci a una nuova considerazione del silenzio, suoni e rumori. Più attenzione al suono del mondo, si apre un tempo di riflessione sulla trasformazione di ciò che ci circonda attraverso un ascolto ritrovato.

Suono e visioni dal lockdown. L'installazione Atlantis a Milano

Suono e visioni dal lockdown. L’installazione Atlantis all’ingresso di Spazio Scic

Il suono del lockdown

Dalla finestra della propria casa de Girolamo ha ascoltato i suoni sommersi in questa Atlantide che si sono manifestati durante il momento del lockdown. Nella recente mostra presso gli spazi di Scic Italia è il canto di questa quotidianità sommersa a richiamare lo spettatore e accompagnarlo all’interno degli spazi. All’ingresso siamo accolti dal canto di pappagalli, gli stessi che l’artista ha visto imperversare nel parco dove vive. Il suono di questo stormo di uccelli è preludio a ciò che vedremo una volta entrati, un grande murales che rappresenta proprio questi pappagalli infestanti. L’artista ha lasciato che essi emergessero liberamente sulla parete.

Suono e visioni dal lockdown. Sagome di pappagalli

Suono e visioni dal lockdown. Sagome di pappagalli tra gli spartiti in Atlantis

L’occhio è attratto dalla parola “Language” che si arrotola come una chiocciola lungo un arco. Ogni lettera è una piatto-scultura in ceramica nera smaltata, terracotta ovvero un materiale antico, che subito ci rimanda alla madre terra che ci nutre. Il linguaggio riacquisisce la sua dignità come modello iniziatico di espressione umana, legato al silenzio e alla parola.
Varcando l’arco siamo ancora accompagnati dal suono moltiplicato di Atlantis: acqua che scorre, omaggio all’elemento naturale come fonte di vita, e siamo immersi in un altrove mentale che è estensione del suono e della parola.

Suono e visioni dal lockdown. "LANGUAGE" di Alessio de Girolamo

Suono e visioni dal lockdown. “LANGUAGE” lettere in ceramica, servizio di piatti realizzato da de Girolamo in collaborazione con Stylnove

Una figurazione di vita immaginaria e quotidiana

Ci addentriamo nel suono, negli spartiti, nei silenzi. “La parte visiva del progetto è espressione figurata del dialogo sonoro tra frequenze, architetture e mobilità. Riprendendo alcuni simboli che ricorrono nella vita immaginaria e quotidiana della quarantena del covid 19, vengono prima stilizzati con un software 3d su partitura d’orchestra per ottenere bug, errori, durante la fase di rimozione.” Da qui emergono il Duomo di Milano, un Aereo di linea o il bacio (Kiss) tra due persone che si stanno avvicinando per compiere uno dei gesti che più toccano l’intimità.

Suono e visioni dal lockdown. Bug, Kiss

Suono e visioni dal lockdown. Bug, Kiss, stampa in offset a 2 lastre dall’installazione Atlantis

De Girolamo ci conduce attraverso il silenzio che precede la parola, in quella sospensione che non cerca di essere saturata o rimpiazzata.
Ho osservato, udito e avvertito emotivamente l’aspetto immersivo dei progetti di de Girolamo. Un artista che riesce a trasfondere il proprio sentire con una poetica densa e seducente, creando una connessione con lo spettatore, evocando in esso una sensibilità rinnovata.

R.D.

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