RGB 2018, Roma Glocal Brightness, è il festival urbano di light art che si riconferma nel territorio tra l’isola pedonale del Pigneto, l’Acquedotto Alessandrino di Parco Sangalli e Piazza Malatesta.
La periferia di Roma si trasforma in inedito museo a cielo aperto con installazioni luminose, opere interattive e videoinstallazioni. Dal 7 al 9 dicembre la zona sud della capitale è uno spazio condiviso di arte urbana, ad opera della luce.

RGB 2018. Myrkviðr di Yasuchiro Chida
RGB 2018 a Roma con i protagonisti della light art nazionale ed internazionale
Dal tramonto a notte fonda saranno le vie e i palazzi del Quinto Municipio ad essere vestiti da 21 opere site specific di light art, urban light e video mapping, in un’area poco nota agli usuali tour delle visite d’arte della capitale, tra modernità e archeologia. RGB Si riconferma con la partecipazione artisti nazionali e internazionali, affermati ed emergenti, con le partnership con i più importanti Festival della luce europei.
Merito della light art, che dall’arte visiva nella varie applicazioni della luce come materia fondante si presta ad un legame organico con la urban art contemporanea, se la città diventa un luogo espositivo aperto per tutti. Percorrerlo in queste tre serate significa condividere un’esperienza immersiva, che intende dialogare con il patrimonio materiale ed immateriale della città.

RGB 2018, La Racine opera del trio Mediamash Studio (Luca Mauceri, Jacopo Rachlik e Emilano Renzini)
Luci Ombre sul territorio
RGB 2018 è creata e organizzata da Luci Ombre, una società specializzata in eventi culturali con il suo team appassionato e competente, coinvolto a più livelli nel progetto, dalla logistica alla comunicazione, dal coordinamento tecnico agli allestimenti. Diego Labonia, che ne cura la direzione artistica dalla prima edizione nel 2015, presenta anche la propria elaborazione concettuale e visiva.
Merito di questo staff dedicato se una realtà locale e i suoi cittadini si trovano ad essere al centro di una valorizzazione attraverso un linguaggio innovativo, ed alternativo rispetto ai codici di fruizione delle strutture coinvolte. Il risultato auspicato non starà solo nel mostrare l’esito di ricerche artistiche che portino scenari visionari o simbolicamente simbiotici con la storia e la funzione di un “crepaccio urbano”, ma anche quello di favorire coesione sociale e crescita territoriale secondo un’estetica schiettamente contemporanea, con la potenzialità partecipativa di installazioni che stanno ridefinendo un’identità della periferia.

RGB 2018. Le mappe per i visitatori realizzate dall’artista Simone Tso
Back to the Future
Può l’arte viaggiare “nel passato per modificare un futuro insoddisfacente, mettendo in pratica oggi nuove azioni che inevitabilmente determineranno nuovi futuri”? Questo è la sfida del festival RGB Light Experience per il 2018 presentata dal claim Back To the Future, con i suoi quattro (circa) chilometri di un percorso di riqualificazione della modernità a volte non proprio “illuminata”, reso concreto dalla potente suggestione della light art più performativa e partecipativa per chi vive ogni giorno o per la prima volta quel territorio.
Contemporaneamente Roma 2018
Undici opere presentate al festival fanno parte del programma di Contemporaneamente Roma 2018 promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale, in collaborazione con SIAE. Conosceremo ospiti internazionali come Yasuhiro Chida, primo artista asiatico ad aver partecipato ai più importanti Festival di Light Art europei. Con la sua installazione Myrkviðr ci si può immergere in una “polvere di diamante” di luce. Il duo russo Tonoptik, composto da Yury Tolstoguzov e Alexander Inkov presenta l’opera interattiva Leuchtkraft, mentre No79 41°53’01.2″N 12°32’30.1″E di Robert Sochacki, docente dell’Accademia di Belle Arti di Danzica, gioca con la percezione della “sottile linea che separa presente e futuro”.
Uno sguardo attraverso il tempo anche nel video mapping I am you di Alice Felloni (aka VJ ALIS per la seconda volta ad RGB), nel quale leggiamo scene di vita di un ipotetico futuro che si rispecchia col presente. Itertime è una performance itinerante dell’italiana Vj Janus.

RGB 2018. Rotor, installazione laser del collettivo russo Volna
Tra gli altri interventi di italiani segnaliamo l’ambiente multisensoriale Near Death, che cerca di decostruire l’immaginario della morte, progettato da Diego Labonia per RGB 2018, mentre Altalene di Federico Baruzzi VAJ rivaluta uno spazio abbandonato, colmando il vuoto di un bisogno con un semplice disegno di luce, che suggerisce un suo utilizzo ipotetico o futuro. Troviamo ancora l’opera d’arte cinetica 1-11,5 Hz dell’architetto finlandese Kai van der Puij e l’installazione sul rapporto tra uomo e spazio Ctrl + alt + esc, del belga Willem Mertens.
Nella sede del Centro Culturale Spazio Impero vediamo inoltre 0.04 di Yasuhiro Chida e l’installazione laser Rotor del collettivo russo Volna che favorisce una deriva spazio-temporale nella mente del visitatore, grazie alla rotazione immaginaria del cilindro luminoso ispirato alla macchina del tempo di Tipler. Infine un progetto extra, l’opera partecipata di Metadiapason Memory XII.
I progetti inediti dal crowdfunding
I vincitori della campagna di crowdfunding lanciata sulla piattaforma Eppela e parzialmente finanziata da Nastro Azzurro Crowd saranno in mostra con nove progetti inediti e site specific ideati da artisti italiani. L’opera di denuncia ambientale Clorophylla PRJ del visual artist torinese Tommaso Rinaldi (aka High Files); Hope in a bottle è un’installazione di forte impatto socio-pedagogico del trio Crono composto da Federico Cecchi, Andrea Daly (già ospiti di RGB 2017) e Roberto Sassoli.

RGB 2018. Hope in a bottle del trio Crono composto da Federico Cecchi, Andrea Daly e Roberto Sassoli.
Federico Baruzzi VAJ porta altre apparizioni di luce con Fantasmi Urbani, sul mercato di Largo Perestrello; mentre al Teatro Studio Uno il trio Mediamash Studio (Luca Mauceri, Jacopo Rachlik e Emilano Renzini) presenta l’installazione auto-costruita La Racine. Urban Captivity del duo di giovani artisti Niccolò Forcella e Martina Mele riflette sul problema dell’emarginazione sociale. Il collettivo VJIT presenta l’installazione Omaggio a Nico D’Alessandria, celebrazione del film L’imperatore di Roma (1987). Ancora vedremo Fabrizio Cicero con il suo Ricordo Semi-solido, Raffaele Settembre con la scultura Finestra Dimensionale presso il Parco Giordano Sangalli e il noto artista multimediale Luca Cataldo con l’opera interattiva Real Back – Il passato è il risultato.
Progetti speciali
Una sezione di RGB 2018 è dedicata a tre progetti speciali.
Ci troviamo al Arena Aurora, ex arena cinematografica di via di Torpignattara 78. Qui la produzione After solitary del team statunitense Emblematic catapulta gli spettatori in una cella di isolamento con Kenny Moore, protagonista di un racconto che unisce giornalismo, teatro e realtà virtuale. nello stesso luogo Analog 3d si compone di proiezioni olografiche provenienti dal passato.
Last but not least il gruppo Sync che con I colori sonori di Tor Pignattara propone una mappatura audio del quartiere, da non perdere nel percorso di RGB in via Carlo della Rocca.

RGB 2018- Fantasmi Urbani di Federico Baruzzi VAJ, sul mercato di Largo Perestrello
Un festival per il territorio
RGB 2018 è un progetto artistico che punta ad ampliare il coinvolgimento dei cittadini, collaborando con le molteplici realtà presenti sul territorio mostrando una forte connotazione sociale. Lo dimostrano i laboratori per bambini presso la Scuola primaria Carlo Pisacane (via Acqua Bullicante) e presso la Casa della Cultura di Villa de Sanctis sita in via Casilina, pensati per stimolare l’interesse anche dei piccoli alla light art come fenomeno partecipativo ed estetico. Sono tenuti da Leonardo Zaccone ed Emanuela Amadio.
Per i più cresciuti conoscitori e amanti della nuova disciplina sempre presso la Casa della Cultura di Villa de Sanctis, sono stati attivati incontri e workshop sulle più recenti tecnologie digitali legate alla cultura della luce. Presenti i partner di RGB 2018, artisti ed esperti come la docente e curatrice tra le più attive in Italia sulla light art Gisella Gellini, ancora Carlo Infante, Anna Maria Monteverdi, Marco Frascarolo, Paola Lagonigro, Simona Noera e Maria Saggese.

RGB 2018. Altalene di Federico Baruzzi VAJ
Partner e Sponsor
RGB ha vinto il bando “Contemporaneamente Roma – Autunno 2018” dedicato alla produzione culturale contemporanea; il finanziamento di tutta la rassegna è stato completato grazie alla campagna crowdfunding lanciata sulla piattaforma Eppela e parzialmente finanziata da Nastro Azzurro Crowd.
I suoi sponsor tecnici sono : ArtSound81, Power Truck e MABJ audio, video group. I partner: gruppo Avana S.p.a proprietaria del nuovo Centro Culturale Spazio Impero e dell’Arena Aurora di Torpignattara.
Hanno dato un contributo inoltre: Lazio Innova – FabLab Lazio; il team americano Emblematic specializzato in realtà virtuale; l’associazione Urban Experience per la promozione sociale e culturale nel Municipio V di Roma; l’associazione culturale Sync che promuove a Tor Pignattara l’ascolto consapevole del media radio sul territorio.
Tra gli enti coinvolti sono diverse le associazioni di promozione culturale: SonoFrankie, La Cattiva Strada (Teatro Studio Uno), dedicata al mondo dello spettacolo dal vivo; Alice nel Paese della Marranella, Chirale S.r.l. promotrice della rete FabLab Roma con i laboratori per bambini sulle discipline STEAM (Science, Technology Engineering Art and Mathematics); RGB 2018 si è avvalso anche della collaborazione del Ristorante Cocotte.
Artscore cita tutti questi attori perché il valore del festival non sta soltanto nella valorizzazione artistica della light art in Italia, ma nel coinvolgimento attivo di un territorio attraverso i suoi abitanti nelle diverse e quotidiane attività.
Per maggiori informazioni su RGB Light Experience potete consultare il sito www.rgblightfest.com
Michela Ongaretti