Caravaggio. L’Anima e il Sangue al cinema

by Michela Ongaretti
0 comment
Caravaggio al cinema. Dettaglio di Cena in Emmaus

Caravaggio. L’anima e il sangue al cinema

Un viaggio emozionante nella vita tomentata e  nell’originalità dell’opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio. A raccontarlo sono dei preziosi documenti, i capolavori e i luoghi che li hanno visti nascere, una visione contemporanea e teatrale dei tormenti interiori, e non ultima una pionieristica produzione girata in 8k.

 

Caravaggio al cinema. Testa di Medusa

Caravaggio, l’anima e il sangue al cinema. Rotella con testa di Medusa, Galleria degli Uffizi. Su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

 

Lo aspettavamo. Esce in ben 330 sale in Italia il film Caravaggio. L’anima e il sangue, il nuovo film d’arte prodotto da Sky con Magnitudo Film e distribuito da Nexo Digital. Senza mezzi termini vi consigliamo di andarlo a vedere domani 19 o il 20 e 21 febbraio 2018. E’ annunciata inoltre, dopo il debutto italiano, la distribuzione nei cinema mondiali.

Michelangelo Merisi da Caravaggio è uno degli artisti più amati e controversi della storia dell’arte, protagonista della stagione milanese con la mostra da poco conclusa a Palazzo Reale e un tributo alla sua opera ancora in corso presso le Gallerie d’Italia. In febbraio protagonista persino di un film.

 

Caravaggio al cinema. Archivio di Stato di Roma

Caravaggio, l’anima e il sangueal cinema. Archivio di Stato di Roma, Sala Alessandrina.

 

La sua vita è tutt’ora un mistero perchè ci sono alcuni punti oscuri che le fonti non possono colmare. Tuttavia il punto di partenza per questa straordinaria opera digitale, sono proprio i documenti originali dell’Archivio Storico Diocesano di Milano, dell’Archivio di Stato a Roma e del Pio Monte di Misericordia di Napoli. Ad essere esplorati sono quindi i dati biografici e l’inquietudine del personaggio, ma soprattutto le opere d’arte in questa che è una delle prime produzioni in Italia girate in 8k, che rende quasi tattile l’esperienza cinematografica.

Dai documenti all’opera

Sono due i livelli di narrazione alternati. Il primo è costituito da una preziosa digressione artistica che parte dal   documento di battesimo nell’Archivio Storico Diocesano milanese, ricollocando così la sua origine, per raccontare, sempre partendo da atti documentali, la nascita delle opere di Caravaggio nei luoghi e attraverso le vicende che li hanno visti nascere.

 

Caravaggio al cinema. Claudio Strinati

Caravaggio, l’anima e il sangue al cinema. Il Prof. Claudio Strinati, storico dell’arte ed esperto di Caravaggio, consulente scientifico del film

 

Qui intervengono più spesso il Prof. Claudio Strinati, storico dell’arte ed esperto di Caravaggio, poi la Prof.ssa Mina Gregori (Presidente della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi) e la Dott.ssa Rossella Vodret (curatrice della mostra ‘Dentro Caravaggio’ a Palazzo Reale di Milano). Quella che si sviluppa come un’indagine investigativa parte dalle origini mostrando preziosi documenti originali come verbali, atti processuali, denunce, nel luogo che li custodisce, accanto alle scene con le  opere d’arte nei luoghi dove si possono trovare davvero. Ogni elemento è come un indizio fisico dell’esistenza del pittore, una traccia che rende lo rende sempre più umano e vivo nella realizzazione dei capolavori.

Evocazione di un tumulto interiore

Nel secondo livello le scene contemporanee mostrano l’uomo che ragiona sul suo destino e sulla sua storia, secondo la rappresentazione di alcuni stati d’animo corrispondenti a diverse fasi del suo percorso vissuto costantemente sull’orlo dell’abisso: la costrizione e ricerca della libertà, il dolore, la passione, l’attrazione per il rischio, la ricerca della misericordia, fino alla richiesta di perdono e redenzione. Sono immagini evocative e studiosissime nei particolari, per apparire come se fossimo sul set fotografico di uno spettacolo teatrale.

 

Caravaggio al cinema. Evocazione della Misericordia

Caravaggio, l’anima e il sangue al cinema. I moti d’animo di Caravaggio. Scena di evocazione, la Misericordia

 

Sono scene evocative e simboliche, con alcuni elementi che sono metafore della condizione esistenziale dell’artista, ( la pellicola trasparente da cucina  intorno al viso che non permette di respirare a simboleggiare la prigionia, il drappo giallo caratteristico delle prostitute del seicento romano a parlare del rapporto di Caravaggio con le donne, o il colore nero e denso come pece su una tela che riempie il volto dell’artista quando la morte lo accoglie).

Attraverso questi elementi visivi, il volto di Emanuele Marigliano e la voce narrante scopriamo le contraddizioni, gli impulsi, gli slanci e la sofferenza di quest’uomo, cresciuto e vissuto con la sua pittura per entrare nel mito e lasciare capolavori incommensurabili alle generazioni future. La voce dell’io interiore di Caravaggio è stata affidata a Manuel Agnelli, personaggio noto della musica e della televisione italiana, che potrebbe essere un ulteriore aiuto alla divulgazione della grandezza e dell’importanza della storia dell’arte e della cultura, avvicinando i giovanissimi alla visione cinematografica della vita e dell’opera di Caravaggio.

Una particolarità: non ci sono attori ma persone comuni, proprio come lo erano i modelli popolani che usava il pittore anche per le figure sacre.

 

Caravaggio al cinema. Manuel Agnelli

Caravaggio, l’anima e il sangueal cinema. ManuelAgnelli, la voce dell’io interiore, in sala di doppiaggio

 

Caravaggio eroe digitale

L’opera è avvincente e valida nel supporto scientifico, il fatto poi che ben 330 sale lo proietteranno è già un record per un contenuto d’arte al cinema nel nostro paese, siamo quindi particolarmente lieti di questo debutto al cinema del nostro patrimonio e ci auguriamo che venga premiato da una grande partecipazione di pubblico.

Caravaggio. L’anima e il sangue è il quinto film d’arte prodotto da Sky, girato in cinque città e più di 15 luoghi dove si  espongono opere dell’artista, con un team di oltre sessanta persone. La regia è di La regia è di Jesus Garces Lambert, documentarista per Sky e per altri network internazionali come National Geographic, BBC, ZDF, CBS, Arte.

 

Caravaggio al cinema. Particolare del Canestro di Frutta

Caravaggio, l’anima e il sangueal cinema. Canestra di Frutta, dettaglio, Pinacoteca Ambrosiana, Milano, Veneranda Bibilioteca Ambrosiana/De Agostini Picture Library/Scala, Firenze

 

Parliamo di uno dei primi esperimenti italiani di ultra risoluzione di un girato in sorgente in 8K (7680 x 4320 pixel) che restituisce dettagli dell’opera non visibili ad occhio nudo. La telecamera si avvicina al colore facendoci percepire la singola pennellata, la sua consistenza materica dell’opera, rendendo la visione esperienziale, di immersione nella pittura di grande impatto visivo.

Queste immagini pionieristiche si avvalgono del formato Cinemascope 2:40, permettendo una visione più “allungata” e “orizzontale” dell’immagine, molto di più vicina che in passato all’effettiva visione dell’occhio umano. Il risultato rafforza la suggestione visiva ed emotiva dello spettatore perchè l’immagine risulta meno artefatta sullo schermo. A queste scelte visive si aggiunge il trattamento di post produzione della luce, assolutamente inedito nel suo esplorare ciò che fu in effetti, e continua ad essere, il dato saliente e assolutamente originale della pittura di Caravaggio.

 

Caravaggio al cinema. Sette opere di Misericordia a Napoli

Caravaggio, l’anima e il sangue al cinema. Sette opere di Misericordia, Pio Monte di Misericordia, Napoli

 

I luoghi e le opere

Caravaggio girò diversi regni italiani, per cercare fortuna e per sfuggire ai reati documentati. La produzione si è quindi mossa a caccia dei suoi tesori d’arte a Milano, Firenze, Roma, Napoli, Malta, Siracusa: sono più di quaranta i capolavori, fiori all’occhiello di collezioni museali mondiali, e più di quindici i luoghi che li custodiscono, che talvolta corrispondono a quelli originali per cui i dipinti furono creati.

 

Caravaggio al cinema. Dettaglio di Cena in Emmaus

Caravaggio, l’anima e il sangue al cinema. Cena in Emmaus, dettaglio, Pinacoteca di Brera, Milano

 

Si parte dal realismo dei primi lavori alle complesse composizioni di figure sacre e profane, fino alle ultime giocate sulla luce che le fa emergere dall’ombra assoluta. Senza svelare tutte le riscoperte in 8K citiamo la Canestra di frutta alla Pinacoteca Ambrosiana, o Ragazzo morso da un ramarro conservato alla National Gallery di Londra, Bacchino Malato ( forse un autoritratto in veste di Bacco) nella Galleria Borghese di Roma, ancora la Vocazione di San Matteo nella Cappella Contarelli della Chiesa di S. Luigi dei Francesi a Roma, Giuditta e Oloferne di Palazzo Barberini a Roma,  lo Scudo con la Testa di Medusa nella Galleria degli Uffizi, interessante perchè fu per Caravaggio la dimostrazione ai contemporanei di saper rappresentare l’azione.

 

Caravaggio al cinema. La cappella Contarelli a Roma

Caravaggio. L’anima e il sangue al cinema. Cappella Contarelli, San Luigi dei Francesi a Roma con le opere Vocazione di San Matteo e San Matteo e l’Angelo

 

Ancora alla galleria Borghese Davide con la testa di Golia. Spostandoci a Napoli vediamo le Sette Opere di Misericordia al Pio monte della Misericordia, a Malta nella ConCattedrale di San Giovanni la Decollazione di San Giovanni Battista, il Seppellimento di S. Lucia nella chiesa dedicata alla santa patrona a Siracusa.

Gli archivi raccontano

L’eco del carattere dell’uomo fatto di contraddizioni e inquietudini si può ritrovare nelle opere, ma trova conferma nei documenti storici di archivi e tribunali, utili soprattutto a mappare le esperienze di una vita. A parte il già citato atto di battesimo del 29 settembre 1571, è l’Archivio di Stato di Roma ad aprire il suo prezioso scrigno per mostrare per la prima volta al cinema documenti originali sulle problematicità di del sanguigno Caravaggio: sono processi e querele a suo carico, come i verbali del processo per aggressione a Baglione ( il suo primo biografo!), ma anche i contratti per varie commesse come quelle per la cappella Contarelli e la cappella Cerasi.

 

Caravaggio al cinema. Ritratto di Ottavio Leoni

Caravaggio, l’anima e il sangue al cinema. Ottavio Leoni, Ritratto di Caravaggio, Biblioteca Marucelliana, Firenze

 

Dalle accuse di Prospero Orsi veniamo a sapere che l’artista era provvisto di licenza per girare armato di spadone, proibito all’interno delle mura, in quanto servitore del Cardinal Del Monte, e questo rivela l’importanza del suo committente e mecenate. Dal sequestro dei beni della casa di cui non pagava da tempo la pigione (1603) si può descrivere quali fossero gli “oggetti di scena” delle sue composizioni pittoriche. Da qui gli esperti ci ripropongono lo studio sull’utilizzo di una “camera oscura” come spiegato a Palazzo Reale con la mostra “Dentro Caravaggio”.

Una ricostruzione in esclusiva

Grazie alla sofisticata tecnologia digitale è stato possibile il riposizionamento virtuale dell’opera rifiutata “La Madonna dei Palafrenieri” nella sede a cui era originariamente destinata, ovvero l’attuale Altare di San Michele Arcangelo nella Basilica di San Pietro, proprio di fianco al Baldacchino del Bernini.Tutto ciò è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione con Vatican Media (già Centro Televisivo Vaticano), l’Arciconfraternita Vaticana di Sant’Anna dei Palafrenieri e la Fabbrica di San Pietro.

 

Caravaggio al cinema. La Madonna dei Palafrenieri a Roma

Caravaggio, l’anima e il sangue al cinema. Madonna dei Palafrenieri ( particolare), 1605-1606, Galleria Borghese

 

L’opera fu commissionata nel 1605 dalla Confraternita per rendere omaggio alla loro patrona nel suo altare dedicato in San Pietro, ma la protagonista dell’azione sulla tela pare essere la Madonna, inondata di luce mentre la comprimaria Anna, anziana e delicata, resta in secondo piano nella penombra. Inoltre è chiaro dalle cronache dell’epoca che il volto di Maria corrisponde alla cortigiana Maddalena Antognetti, amante del Caravaggio. Insomma l’opera fu rifiutata forse per i motivi descritti, ma non è così vero che i lavori di Caravaggio non piacessero ai contemporanei se si pensa che dopo la rimozione entrò nella galleria di Scipione Borghese. Si mormora che il nobile nipote di Papa Paolo V spinse al rifiuto per acquistare a buon prezzo il dipinto, ed arricchire così la sua collezione di opere del nostro eroe.

Questa ricollocazione cinematografica è la seconda per Sky, dopo quella della parete d’altare della Cappella Sistina prima del Giudizio Universale di Michelangelo nel film su Raffaello. E’ stata possibile grazie a foto a 360 gradi dell’altare sul cui modello è stata “applicata” l’immagine del dipinto dei Borghese.

 

Caravaggio al cinema. Locandina del film

Caravaggio. L’anima e il sangue al cinema. Locandina del film

 

Un film per il Patrimonio

Il film vanta il Riconoscimento della Direzione Generale Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Patrocinio del Comune di Milano, la collaborazione con Palazzo Reale e Vatican Media (già Centro Televisivo Vaticano) e il sostegno di Malta.

Noi iniziamo a sperare che la settima arte riporti le persone nei musei e nelle chiese, che per una volta sia la vita di un artista a portarci nel cuore della sua arte.

Michela Ongaretti

 

You may also like

Leave a Comment