Il Fotografo e il Mare. Arturo delle Donne dal MIA Photo Fair alla Galleria Hernandez

by Michela Ongaretti
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Racconti di mare di Arturo Delle Donne, Il Vecchio e il Mare

Arturo delle Donne sembra un nome di fantasia. Eppure non lo è. Così come le sue foto  sono molto più vicine al nostro mondo, nella loro pura ed esplicita invenzione scenografica.

Lo abbiamo visto la MIA Photo Fair 2017 con la Galleria Hernandez che per quell’occasione ha scelto di puntare tutto su di lui con il progetto “Racconti di Mare”, sia per l’originalità della ricerca sia per il lungo sodalizio che lega la galleria a questo atipico fotografo.

 

Racconti di mare di Arturo Delle Donne, Il Vecchio e il Mare

Arturo Delle Donne con Racconti di Mare alla galleria Hernandez, Il Vecchio e il Mare

 

Per chi non è riuscito a partecipare Artscore ha il piacere di invitarvi presso la galleria Hernandez da giovedì 16 marzo per la mostra a cura di Gigliola Foschi, dove si potranno ammirare le stampe fotografiche di grandi dimensioni nate dall’interpretazione di celeberrimi romanzi avventurosi ambientati nelle acque marine.

Vedere le sue immagini è una gioia per estimatori di effetti speciali, è uno scherzo fatto ad arte all’illusione di costruire la finzione come reale. E’ un mondo realmente letterario quello vissuto nelle scene, perchè romanzi come Ventimila Leghe Sotto I Mari , L’Isola del Tesoro o Moby Dick sono nati dalla mente di chi è stato in grado di regalare ai lettori un viaggio intrapreso solo con gli occhi e col cuore, di sola andata fino all’ultima pagina, finché tutto si sgretola e torniamo a vedere le libro, la poltrona, il salotto, ritorniamo insomma sulla terraferma. Questo lo può comprendere chi ha amato fin dall’età dell’innocenza questo genere di letteratura, chi ha sviluppato un rapporto intimo e privilegiato con il Mare ( da biologo ricercatore in Ecologia), e chi da anni esplora professionalmente la fotografia come strumento versatile ed interpretativo, con possibilità di evocare spazi attraverso l’uso sapiente dei particolari.  Racconti di Mare poteva nascere e svilupparsi solo attraverso queste avventure di vita da Arturo delle Donne, che riesce a coinvolgere lo spettatore e farlo immergere nella profondità del mare e della letteratura, grazie al suo prezioso gioco di set. Senza dimenticarsi dell’arma dell’ironia.

 

Racconti di mare di Arturo Delle Donne, Ventimila Leghe Sotto i Mari

Arturo Delle Donne con Racconti di Mare alla galleria Hernandez, Ventimila Leghe Sotto i Mari

 

Il fotografo ha scelto alcune scene iconiche di romanzi ambientati in mare aperto, estrapolandone le frasi salienti a commento delle fotografie. Parliamo di Ventimila Leghe Sotto i Mari di Jules Verne, L’Isola del Tesoro di R. L. Stevenson, Freya delle Sette Isole di Joseph Conrad, Moby Dick di Herman Melville, Il Vecchio e il Mare di Ernest Hemingway, L’Ammutinamento dell’Elsinore di Jack London, la Tempesta Perfetta di Sebastian Junger, del racconto Una Discesa nel Maelström di Edgar Allan Poe.

Per ciascuna di esse Delle Donne ha ricostruito in studio un set in miniatura aiutandosi con i materiali più svariati, irriconoscibili nella messa in scena restituita dall’obiettivo ravvicinato agli oggetti. L’aspetto artigianale del lavoro ricorda le origini del cinema quando gli effetti speciali erano tutti ricreati senza l’ausilio della postproduzione digitale, ma il risultato è squisitamente moderno con luci e contrasto a rendere l’immagine fiabesca e realistica al contempo.

 

Racconti di Mare. Il fotografo Arturo delle Donne davanti alla sua scena di Moby Dick

Arturo delle Donne al MIA Photo Fair con Racconti di Mare, foto di Sofia Obracaj

 

Sono tutti momenti assai teatrali, o cinematografici, dove l’azione  è sempre data dal grande protagonista, il Mare, che non manca di agitarsi, spingendo al  movimento la figura umana. L’ironia nasce dal fatto che le figure umane sono le uniche riconoscibili in quanto feticci, tenere marionette in miniatura, pur nella loro realistica attendibilità data dalla ripresa ravvicinata e che annulla la scala, mentre le onde in ovatta o pellicola trasparente difficilmente rivelano la loro natura: sono loro assolutamente e indiscutibilmente temibili e noi non possiamo che soccombere all’ideale potenza della Natura. Viviamo il nostro mondo bisognosi di credere a mostri da combattere, nella iconica bellezza di una tempesta perfetta a formare con l’ovatta la vaporosa onda di Hokusai, poi ad un certo punto il nostro Nautilus si trova a lottare con un calamaro gigante, e ci accorgiamo che gli stessi tentacoli turgidi pronti a farlo affondare, sono gli stessi indicati per una frittura.

 

Racconti di mare di Arturo Delle Donne, Ventimila Leghe Sotto i Mari

Arturo Delle Donne con Racconti di Mare alla galleria Hernandez, Ventimila Leghe Sotto i Mari

 

I momenti sono veri perché vissuti nelle emozioni del lettore o dell’osservatore, ma sono ambigui nel loro rivelarsi illusione, vita immaginata nella verità letteraria che lascia alcuni indizi per tornare a galla.

La pensiamo come Gigliola Foschi quando scrive che Arturo Delle Donne “usa la macchina fotografica come un prestigiatore” perché è in grado di trasformare in avventura in movimento il nostro sguardo di piccoli abitanti della Natura, familiare nel suo Mistero.

 

Racconti di mare di Arturo Delle Donne, L'ammutinamento dell'Elsinore

Arturo Delle Donne con Racconti di Mare alla galleria Hernandez, L’ammutinamento dell’Elsinore

 

A rivelare una chiave di lettura più letteraria, sempre però legata ad un immaginario repertorio di una memoria vissuta personalmente, ci sono i ritratti che completano il progetto. Come usciti da bauli reconditi e forse abbandonati dalle navi romanzesche ecco i protagonisti di tali narrazioni,i personaggi  rappresentati come tipi umani per lo sviluppo di un intreccio, dalla profondità dello sguardo temerario e vendicativo del capitano Nemo, al coraggio dell’incosciente giovinezza di Jim de L’Isola del tesoro, dalla pazienza quasi secolare di Santiago ne Il vecchio e il mare, al fascino femminile e conturbante di Freya.

 

Esserci  o immaginarci, sognare od esser desti, giocare o fare sul serio. Queste sono domande la cui risposta è sempre sì.

 

Racconti di mare al MIA con Consuelo Hernandez e Arturo delle Donne

L’incontro al MIA Art Fair con Consuelo Hernandez e Arturo Delle Donne pr la presentazione del progetto Racconti di Mare, foto di Sofia Obracaj

 

Restiamo nell’evocazione di soggetti da mondi remoti al piano inferiore della galleria, dove  verrà presentato al pubblico un precedente progetto di Delle Donne, “Nemes”. Esso esplora il mondo della mitologia greca e agli archetipi che rimandano alla nascita del genere umano. Dalla delicatezza amorosa di Amore e Psyche al coraggio di Ulisse fino alla disperazione di Medea.

 

Racconti di mare

mostra fotografica di Arturo Delle Donne

a cura di Gigliola Foschi

vernissage giovedì 16 marzo 2017 alle ore 19.00

Hernandez Art Gallery, via Copernico 8, Milano

fino al 6 aprile 2017

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