Amore è inganno, come la più autentica finzione dell’Arte. La Migliore Offerta

by Giada Destro
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Amore è inganno. Un ingranaggio di Vaucanson- artscore.it

Amore e Arte condividono una grande verità: “In ogni falso si nasconde qualcosa di autentico”. Nel film di Giuseppe Tornatore, La Migliore Offerta ( 2013), è la passione per l’arte il motore dell’azione, che cela e svela al contempo un mistero insondabile, a cui non possiamo sfuggire.

 

Amore e Arte nel fil la migliore offerta 1. artscore.it

Amore è inganno. La migliore offerta. Frame del film di Tornatore

 

Sinossi

Virgil Oldman (Geoffey Rush), battitore d’aste di grande successo, viene circuito, ingannato e truffato ritrovandosi a rivalutare quella che sarà la sua Migliore Offerta durante l’asta più importante della sua vita, quella dell’Amore. 

Una vita spesa nella solitudine e nella lussuria dei suoi successi, Virgil è un uomo immacolato e restio al contatto umano, non ha mai avuto relazioni con una donna, sia emotivamente che fisicamente. Fino a quando non conoscerà Claire, giovane ereditiera affetta da agorafobia che la costringe a nascondersi evocando così una allure persuasiva nei confronti di Oldman. Tra i due s’innescano delle dinamiche relazionali contorte che porteranno il protagonista ad un ribaltamento totale della sua persona. Inizierà così a vedere il mondo attraverso il filtro dell’Amore.

 

Amore è inganno. La solitudine di Virgil- artscore.it

Amore è inganno. La solitudine di Virgil Oldman ne La migliore offerta

 

Regia

La scelta registica contempla inquadrature sospese, campi larghi alternati a primi piani indagatori del protagonista mentre scruta le opere d’arte e luoghi raccontati con sterilità. La lentezza quasi ingiustificata delle scene nella villa Ibbetson contrapposta alla frenesia delle aste in cui Oldman agita le braccia e si accalda con ironia e fascino. 

Tutto è congeniale al racconto, teso a enfatizzare il mondo illusorio in cui Rush si ritrova a recitare. Un personaggio intoccabile che piano piano si lascia avvicinare dall’inganno, lo stesso di cui egli fa uso con la complicità del suo amico Billy per acquistare i suoi cimeli affettivi, archetipi di donne ideali da contemplare. Lo stile registico non cambia quando ci ritroviamo nell’ultima parte del film ad avere a che fare con un uomo nuovo, aperto alla vita e all’amore. 

 

Amore è inganno. La migliore offerta. Trompe l'oeil. artscore.it

Amore è inganno attraverso un trompe l’oeil. Scena de La migliore offerta

 

Un ulteriore spunto registico lo riscontriamo nel ritrovamento e assemblamento di componenti/ingranaggi che si suppone possano essere costituenti di un automa settecentesco realizzato da Jacques Vaucanson. Man mano che la trama si dispiega l’automa prende forma e come un Dorian Gray, Virgil si apre all’Amore. 

 

Amore è inganno. L'automa- artscore.it

Amore è inganno. L’automa di Vaucanson in una scena del film

 

Gli ingranaggi di un thriller

Il compimento simbolico dell’inganno sotto forma di ferraglia è inversamente proporzionale alla distruzione della barriera ossessiva di Oldman. Gli ingranaggi vengono alla luce un po’ per volta, così come in un atto di amore l’altro si dona a noi a frammenti, tasselli di un puzzle che tendenzialmente non verrà mai terminato. L’automa in questione però verrà concluso e sarà letteralmente la voce che farà risvegliare Virgil dall’inganno.

 

Amore è inganno. Un ingranaggio di Vaucanson- artscore.it

Amore è inganno. Un ingranaggio come un tassello narrativo de La migliore offerta

 

Tornatore nella Migliore offerta sceglie dunque di rimanere sempre distante, come a voler costantemente rimarcare questa diffidenza nei confronti della vita, un bisogno incessante di volersi proteggere dal prossimo, lo spettatore così non crederà che al termine la vicenda possa prendere una piega romantica. Il thriller allora si dipana nelle pieghe del dramma donandoci un finale che ci porta a riflettere sul senso di abbandono non solo fisico/materiale ma anche emotivo. Abbandonarsi all’amore porta con sé l’incertezza del finale: vincerò o perderò? Giuseppe Tornatore sceglie di far perdere tutto a quest’uomo che per più di sessant’anni ha vissuto all’insegna dell’avarizia, della possessività materiale e della costante ricerca di alienazione dall’affettività.

 

Amore e Arte. La migliore offerta 7- artscore.it

Amore è inganno nel film La migliore offerta. Un frame

 

Arte, un diversivo alla verità

Come diceva Martin Heidegger l’arte ha a che fare con la verità ovvero con il binomio che da essa ne deriva: svelamento/nascondimento. La Migliore Offerta ci rimanda continuamente a questo mondo fatto di contrapposizioni, la trama stessa nella prima metà si fa portavoce di segreti e riluttanze da parte del nostro protagonista. Invece nella seconda possiamo vedere un varco emotivo: Virgil si dà alla vita rivelando se stesso e facendo quel salto nel vuoto richiesto.

 

Amore è inganno. Le donne di Virgil Oldman- artscore.it

Amore è inganno. Virgil Oldman tra le sue donne

 

Oldman è uomo ossessivo che fa dell’arte il suo luogo sicuro, la sua “comfort zone”.  Nel suo caveau, tesoriere dei suoi averi affettivi più importanti, osserva le sue donne (Ritratto di fanciulla di Petrus Christus, la Fornarina di Raffaello, La bella di Tiziano, Lucrezia Panciatichi del Bronzino, l’Autoritratto alla spinetta di Sofonisba Anguissola, Jeanne Samary di Renoir, Femme aux macarons di Modigliani per citarne alcune) in modo sterile e distaccato.

La barriera emotiva che si erge davanti a lui gli assicura la giusta distanza dal godimento profondo che prevede un atto di fede verso l’ignoto che conserva in sé il Caronte che conduce alla follia, dimensione portatrice di verità. Quello stesso luogo in cui possiamo comprendere un’opera artistica, la sua verità celata dietro la forma che comunica con l’osservatore negli anfratti delle sue mancanze più profonde. Ci pone così davanti il concetto di impossibilità del controllo poiché il desiderio dell’altro mina l’integrità dell’Io e Virgil questa angoscia non la vuole provare. 

Per più di metà pellicola vediamo il protagonista darsi un gran daffare nella sua quotidiana ritualità: metti e togli i guanti, batti l’asta, fai “La Migliore Offerta”, sii “La Migliore Offerta”, e così daccapo allontanandosi precariamente dal mondo dei sentimenti.

 

Amore è inganno. Il mondo di Virgil Oldman- artscore.it

Il mondo di Virgil Oldman in una scena del film

 

Falsificazione, tra arte e amore

Un giorno, una chiamata e tutto cambia. Quando Oldman prende in carico la valutazione degli averi di Claire si prospettano davanti a lui tutta una serie di ritrattazioni sulla sua persona che lo porteranno a quella tanto temuta follia. Non conosciamo il passato emotivo di quest’uomo, quel che ci è dato sapere è che ha donato la sua vita alla ricerca del falso artistico, allontanandosi così dalla verità che l’opera, seppur falsificata, racchiude. 

 

Amore è inganno. Claire- artscore.it

Amore è inganno. Claire

 

L’ottusità del suo approccio, la misantropia e la certezza della sua intuizione castrante lo hanno sviato non appena abbia abbassato la guardia. Un ingegnoso piano strategico, congegnato dal suo unico amico Billy (complice nelle truffe d’asta) e da Robert, il giovane tuttofare, lo ha condotto nel labirinto della smania del sapere auto celebrativo.

“In ogni falso si nasconde qualcosa di autentico” afferma Claire, che con astuzia si cela dietro le pareti di un “trompe-l’oeil” (non a caso un inganno prospettico) suscitando interesse e fascinazione. Virgil rivede in questa donna misteriosa il medesimo senso del proibito che gli viene inflitto dalle donne collezionate nella sua cassaforte. È altresì obbligato a cambiare approccio sensoriale. Lui che si è sempre affidato alla vista ora è costretto ad utilizzare l’udito, che risulta l’unica via di accesso a questa presenza nascosta, portandolo così a disorientamento, ad abbandonare le certezze cognitive e avvicinandosi a quella verità intangibile.

Il finale de La Migliore Offerta, vuole però rassicurarci: così come nell’arte, anche nell’amore c’è sempre qualcosa di autentico: Virgil parte per Praga per verificare l’esistenza di quel caffè sulla Piazza dell’Orologio. Claire nonostante le circostanze, è riuscita in ogni caso a donargli qualcosa di sé, ma questo non è abbastanza per salvarlo dall’oblio.

 

Amore è inganno. Gli orologi a Praga

Gli orologi di Praga nel film La migliore offerta

 

Amore e Psiche, affidarsi all’ignoto

“Psiche è prigioniera nel castello di Amore, legata a questo sentimento che le travolge i sensi”: anche Oldman non ha più il controllo su se stesso e così infrange le regole. Spia di sottecchi Claire spinto dalla curiosità e bramosia del conoscere l’Amore. Il punto chiave della storia è proprio lo svelamento di questa ragazza, che ingannevolmente si lascia domare (l’amore è ingovernabile) per insinuarsi nella vita di Oldman e portare a compimento l’astuta truffa e sottrargli i beni da lui accumulati nel tempo. Così Virgil si ritrova fregato: l’amore mette in discussione tutto, al contrario del mondo illusorio in cui ha vissuto per tutta la vita, nel ventre delle passioni non si sa mai quale può essere La Migliore Offerta. Bisogna essere pronti a perdere tutto, anche se stessi.

 

Amore è inganno. La migliore offerta 12. artscore.it

Amore è inganno. La perdita in una scena de La migliore offerta

 

Destini incalcolabili 

In conclusione, siamo davanti a un film che vorrebbe elevare i concetti sia di arte che di amore trovando un parallelo sensato. Tuttavia, non riesce a travalicare le paure dell’Uomo e della finitezza umana. Arte e Amore implicano trapasso, coinvolgimento, condivisione del vuoto e della mancanza, tutti elementi che portano alla rinascita grazie al mettersi in discussione di fronte all’alterità che è sempre imprendibile.  

Oldman ne è antagonista, viene schiacciato da se stesso, dalle sue scelte “vergini”, dalla convinzione arrogante di poter possedere l’amore, illuso che il destino non sia crudele. D’altronde come può saperlo un uomo che ha vissuto chiuso nel suo bunker di certezze? Ma l’amore come l’arte vengono a cercarci nei momenti più inaspettati, si palesano di fronte a noi nelle forme più stravaganti. 

 

Amore è inganno. Una scultura per celare ne La migliore offerta- artscore.it

Giuseppe Tornatore con Geoffrey Rush sul set de la migliore offerta

 

Una finzione calcolata

Tornatore inciampa proprio su questo oblio, vorrebbe raccontarcelo ma non riesce fino in fondo a coglierne l’essenza. Nel suo racconto manca sempre qualcosa, un elemento che ci conduca altrove rispetto a quello che stiamo osservando. Tutto è spiegato nel dettaglio, ogni ingranaggio ben posizionato e nulla lasciato al caso. Dove sono le suggestioni, quegli elementi che ci disturbano al tal punto da spingerci verso scenari inesplorati? 

 

Amore è inganno. Arte dell'incontro ne La migliore offerta- artscore.it

Amore è inganno. Appuntamento ad arte nel film La migliore offerta

 

Il regista porta dunque all’ennesima potenza il concetto di finzione: il falso artistico, l’inganno relazionale, la contraffazione emotiva e un trattamento registico che soffoca il sorgere di una intimità con i personaggi da parte dello spettatore. In sostanza una pellicola, quella de La Migliore Offerta, che poteva elevarsi allo status di grande cinema ma non è stata in grado di quell’ulteriorità che richiedono Arte e Amore.

Giada Destro

 

Amore è inganno ad Arte- artscore.it

Amore è inganno, come la più autentica finzione dell’Arte

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