Walk-in Studio, il festival degli atelier milanesi è atteso con entusiasmo da più di sessanta luoghi dedicati alla produzione artistica, aperti al pubblico dal 20 al 24 ottobre.
Se il 2020 non è iniziato nel migliore dei modi, l’esperienza dell’isolamento ci ha fatto comprendere i valori della condivisione e della collaborazione, su questi si basa la nuova edizione del festival. Per il sentito bisogno di avvicinare diverse visioni artscore.it ha partecipato alla creazione e promozione di due mostre diverse ed affini al contempo. FRAGILE nell’ex laboratorio della grande incisora Federica Galli, oggi abitato dall’arte di Paki Paola Bernardi, e Tracce Corporee nello studio di Gio Manzoni, nato con la vocazione progettuale alla collaborazione artistica interdisciplinare.

Walk-in Studio 2020. Vista dell’atelier Manzoni Studio. Ph. Sara Meliti
Una vocazione partecipativa
La ricerca degli artisti milanesi non si è mai fermata, nemmeno durante il massimo distanziamento sociale del lockdown, quando nessuno usciva dal luogo scelto per vivere e lavorare. Oggi c’è quindi una rinnovata gioia nel mostrare e condividere il frutto di quel momento, e unire gli sforzi di diverse creatività in eventi congiunti. Questo è stato un criterio imprescindibile del bando di partecipazione a Walk-in Studio, per la creazione dei progetti, mostre o eventi performativi. L’invito ha incontrato l’intento genuino degli artisti stessi, che aprono le porte alle collaborazioni ancor prima che al pubblico.

Walk-in Studio 2020- Una locandina di FRAGILE
Walk-in Studio in due progetti espositivi
Per Manzoni Studio e Paki Paola Bernardi la dimensione partecipativa dell’evento nasce proprio dall’esperienza del lockdown. Dalla consapevolezza di cosa rappresenti il nucleo tematico del proprio lavoro, alla riflessione su come evolvere la mission dello spazio di produzione nell’incontro con altre personalità reciprocamente valorizzante, con cui creare occasioni espositive. Insomma guardarsi dentro a lungo è stato scoprire l’aspirazione a condividere profondamente ciò che conta davvero del proprio percorso.

Walk in Studio2020- Opere di Gio Manzoni e Paolo Guarnieri in mostra con Tracce Corporee
L’ alfabeto del corpo è la base del dialogo individuale e collettivo, di cui l’espressione verbale è una diretta conseguenza. Il linguaggio non verbale è la forma più potente di comunicazione: su di essa si concentrano le esperienze d’arte dei due atelier, soprattutto nelle collaborazioni interdisciplinari studiate per Walk-in Studio. Idiomi differenti, che vivono di espressione, energia e movimento.

Walk-in Studio 2020- FRAGILE- Paki Paola Bernardi
FRAGILE
La partecipazione dello studio di Paki Paola Bernardi a Walk-in Studio prosegue l’analisi introspettiva di Fragile Art Project. Si basa sulla connessione tra spirito e corpo, mediante la pratica di incisione e pittura, che trova per la mostra espressione integrata a meditazione e danza. Fragile è il momento che stiamo vivendo, come vulnerabili siamo tutti noi che normalmente viviamo come se non lo sapessimo. La mostra si focalizza sul potenziale che si collega alla parte più umana di noi, e ci permette di connetterci tra noi in modo più empatico, consapevoli del nostro bisogno degli altri per sopravvivere. FRAGILE è anche il materiale principe delle opere esposte: la carta.

Walk-in Studio 2020. FRAGILE- Incisione di Paki Paola Bernardi
Donne su carta
Su e con la carta lavora Elena Monzo, che sarà presente con alcune incisioni e un dipinto. Le sue figure femminili portano addosso segni inequivocabili di vulnerabilità e forza, un’energia di radicamento profondo, oltre i canoni e gli stereotipi. Ciascuna di loro cerca a suo modo un abbraccio, un contatto oltre la materia e i gesti che le informano: nello sdoppiarsi in alter ego, nello sguardo che invita all’attenzione l’osservatore, nella orgogliosa ostentazione di un costume o di un attributo che simboleggi un’identità ambivalente.

Walk-in Studio 2020 FRAGILE. Dettaglio di un’opera di Elena Monzo
Paki Paola Bernardi sviluppa la sua ricerca attraverso la danza, la meditazione e consapevolezza del corpo. I suoi lavori nascono da una coreografia emotiva che esplora questi mondi nella pratica dell’incisione, nel tempo di fruizione di una performance. Le opere in mostra nascono da una danza intesa come liberazione di energie trasmesse dai solchi dei tacchi su una matrice metallica, in seguito rielaborata e stampata come testimonianza del processo creativo. E’ prevista una performance alle ore 19 della prima serata.

Walk-in Studio 2020. FRAGILE. Federica Galli, L’olivastro bimillenario, 1997
Radicamento monumentale
L’incontro pubblico avviene in un luogo privato connotato da un genius loci artistico, quello di Federica Galli. Per l’occasione di Walk-in Studio sarà esposta un’acquaforte, ambito prestito della Fondazione che custodisce e tutela la sua opera. Fa parte del lavoro dedicato, negli anni, alla rappresentazione di sessantasei Alberi Monumentali Italiani. Il soggetto simboleggia il radicamento e della crescita attraverso i rami che portano fiori e frutti, ed è anche possibile metafora del corpo umano che resiste alle intemperie della vita.

Walk-in Studio 2020. FRAGILE- Closer, performance di Elisa Ghion
L’azione congiunta di Elisa Ghion e Paki Paola Bernardi
La performance di Elisa Ghion si manifesterà come ulteriore atto di liberazione emozionale attraverso il linguaggio del corpo. A partire dal soppalco, inteso come luogo separato e connesso al contempo col resto dello studio, l’artista suggerisce dei movimenti nella costrizione di un involucro di cellophane, arrivando al limite dell’area di visita della mostra. La danza anela alla manifestazione del sè vulnerabile con l’altro, fino a ricongiungersi idealmente con lo spazio fisico ed emozionale della mostra, passando il testimone all’azione di Paki Paola Bernardi. La performance di Elisa Ghion è prevista alle ore 20 della prima serata di Fragile e alle ore 18 di venerdì 23.
Dal desiderio di includere il pubblico per metterlo in relazione con lo spazio e le opere d’arte esposte, e soprattutto renderlo testimone della modalità e del processo artistico, verrà offerto un momento guidato di meditazione nello spazio, attraverso una tecnica che rende l’opera più comprensibile nella possibilità di essere “sentita” dall’osservatore.

Walk in Studio 2020- Tracce Corporee. Juri Ronzoni
TRACCE CORPOREE
Da Manzoni Studio sono ben otto anime a ragionare attraverso il linguaggio del corpo nella sua forza espressiva e nella sua presenza simbolica e scenica, privilegiando la grafica lineare delle sue forme. Il disegno dell’anatomia tanto presente nel lavoro di Gio Manzoni è declinata per Walk-in Studio in un progetto espositivo condiviso. La mostra è occasione di presentare lo studio in una veste rinnovata, come factory che inglobi e continuamente integri alla sua ricerca stimoli artistici esterni. Tracce Corporee offre uno sguardo sulle esperienze eterogenee, quali esempi di ricerche pluriennali, nel rispetto delle individualità.

Walk in Studio 2020- Tracce Corporee. Sara Meliti
Fotografia
La fotografia di Sara Meliti e Juri Ronzoni analizza lo spazio e la metafora del corpo in azioni performative, sia nella genesi che nel suo svolgimento teatrale.
Sara Meliti presenta “NASCìU”, un racconto fotografico del progetto della performer Silvia Del Grosso. Un venire alla vita nel legame indissolubile tra il ciclo dell’esistenza umana e naturale, con le immagini che evidenziano questo sentimento di appartenenza originario . Il soggetto centrale è un organismo che prova a muoversi in una Terra sconosciuta, con condizioni spesso difficili, cercando energia dalle sue radici per poter sbocciare. Gli scatti di Juri Ronzoni presenti in questa edizione di Walk-in Studio documentano le diverse espressioni del corpo e la stretta relazione tra fotografia e performance mettendo in scena giochi di ruolo e trasformazioni fisiche come prospettive basate su geometrie visive del corpo e del movimento.

Walk-in Studio 2020. Tracce Corporee. Silvia del Grosso
Spiriti rivelatori
La serie degli Indicatori di Movimento di Silvia Del Grosso celebra la gestazione e la nascita secondo Natura. Il tracciato di ciascun disegno è dettato da una sorta di scrittura automatica che non termina come azione compiuta: evolve di volta in volta in maniera inaspettata graficamente, seguendo un flusso di coscienza e di emozione nella scansione temporale della sequenza di creazione. Dalle pagine di taccuini linee e concetti si diffondono su supporti mobili, da indossare.

Walk-in Studio 2020- Tracce Corporee. Una maschera di Andrea Cavarra
Andrea Cavarra realizza maschere in cuoio per la commedia dell’arte, in una forma originale che richiama la loro funzione apotropaica ancestrale. Sono manufatti che mischiano simbologie antiche e moderne: nel nascondere il volto amplificano un’espressione che personifica un carattere e si legano ad uno spirito primordiale.
Pittura
Alessandra Vaghi esporrà per la prima volta il suo studio sulla figura ispirandosi alla mitologia, attraverso una lettura realistica e simbolica. Il richiamo luministico alla pittura antica di stampo caravaggesco, pone particolare attenzione all’anatomia ma si accompagna ad un paesaggio ad alta densità di elementi artificiali e urbani, metafore e simboli della vita contemporanea.

Walk-in Studio 2020-Tracce Corporee. Dettaglio di un dipinto di Alessandra Vaghi
Paolo Guarnieri osserva con curiosità la routine dei gesti quotidiani di donne presenti e immaginarie. La loro fisicità è estremizzata nell’innesto di vari materiali alla tempera ad olio, direttamente sul supporto: questa stratificazione sancisce il regno della rappresentazione, rende teatro l’universo della superficie pittorica. Guarnieri studia ed elabora il potere narrativo del corpo, sulla soglia di un boccascena.

Walk in Studio 2020. Una locandina di Tracce Corporee
L’azione congiunta di Gio Manzoni e Marek
Gio Manzoni porta da sempre nella sua ricerca il senso profondo del linguaggio e del simbolo sul corpo. Anatomie che si intrecciano e avvolgono l’osservatore nei disegni di grande formato, ibridi e metamorfosi tra forme femminili e animali totem, richiami alla mitologia e ai misteriosi abitanti del pianeta Terra più selvaggio. Nell’atelier sarà esposta una selezione di suoi lavori e l’ultima collaborazione studiata ad hoc per Walk-in Studio con il performer Marek. I disegni realizzati da Manzoni nei giorni precedenti alla mostra rappresenteranno diverse movenze di una coreografia studiata dai due artisti.
Marek fa del linguaggio del corpo una vera e propria danza, o della danza un vero e proprio linguaggio. Durante il festival riproporrà live i gesti e le espressioni corporee degli studi su carta di Manzoni, mentre la sua pelle sarà decorata da simboli urbani e tribali. Così le due discipline si manifesteranno in parallelo secondo una genesi autonoma, per dare luogo ad una performance possibile solo grazie alla loro integrazione. Si potrà assistere alla performance il 20 e il 24 ottobre alle ore 19.

Walk-in Studio 2020- Un’opera di Sonia Aloi in mostra da Manzoni Studio
Future guests
Un’area dello studio sarà dedicata ad una selezione di artisti che fanno parte della futura programmazione espositiva: Sonia Aloi porterà disegni e serigrafie connotate dalla sua personale idea di erotismo, ironico e zuccheroso, la scenografa Serenella Bellini con la sua produzione di arredi. Per l’evento saranno in mostra un tavolino ed una seduta, ideati e realizzati insieme a Gio Manzoni.
Enzo Tessadori
Walk-in Studio. 20-24 Ottobre 2020
FRAGILE
progetto a cura di Paki Paola Bernardi e Michela Ongaretti
Via Pietro Giannone 9
Martedì 20 ottobre dalle ore 18,30 alle 23
Giovedì 21- Domenica 24 dalle ore 14 alle 19
Tracce Corporee
a cura di Michela Ongaretti e Alisia Viola
Via Derna 23
Martedì 20 ottobre dalle ore 18 alle 23
Giovedì 21- Sabato 24 dalle ore 11 alle 21