Interni House in Motion. Fuorisalone 2018 da anniversario nei Chiostri dell’Università Statale

by Michela Ongaretti
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Interni. House in Motion, installazioni in Università Statale

Interni House in Motion. Fuorisalone da anniversario nei Chiostri dell’Università Statale.

Come ogni anno Milano diventa la città del Fuorisalone, non c’è area della città non interessata a manifestazioni dedicate al design o all’architettura, dove la cultura del progetto si mescola a quella dell’intrattenimento.

Una presenza fissa e massiccia è quella della rivista Interni, leader editoriale e promotrice della gigantesca mostra-evento costituita dalle numerose installazioni nei chiostri di Università Statale (già Ca’ Granda, XV secolo), e di recente nelle altri due location in palazzi storici come l’Orto Botanico di Brera (XVIII secolo), e dell’ex Seminario Arcivescovile del XVI secolo in Corso Venezia, interamente dedicato ad Audi City Lab. Molti altri eventi negli showroom del centro sono selezionati da Interni  e riconoscibili dalle bandierine all’esterno delle location, al punto che seguire soltanto la mappa di Interni richiederebbe alcuni giorni.

Interni. Conferenza stampa Fuorisalone 2018 House in Motion
Interni House in Motion. Fuorisalone 2018. Conferenza Stampa con Gilda Bojardi, direttrice di Interni. Ph. Sofia Obracaj
Interni al Fuorisalone2018

Interni è l’anima del Fuorisalone perchè possiamo davvero dire che l’abbia inventato la rivista nel lontano 1990, quando il Salone fu spostato da settembre ad aprile ed iniziò ad “uscire” dalla Fiera stessa per coinvolgere le realtà cittadine dedicate ai brand di design, per superare in confini delle sue finalità: da mostra per il mercato e gli addetti ai lavori diventa un fenomeno sperimentale e di interesse culturale sul progetto, e per diventare un’occasione di festa e di happening diffuso capillarmente in città.

Interni in Università Statale ex Cà Granda, Labics
Interni House in Motion. Fuorisalone 2018, Visionaire di Labics. Ph. Sofia Obracaj

I luoghi cittadini, anche storici, diventano atipici con l’invasione delle installazioni temporanee, cosa che per noi può essere un bene perché avvicina a quei palazzi e cortili le persone che solitamente li troverebbero chiusi, riqualifica ambienti come officine, depositi, fabbriche in disuso. Le stesse strutture rischiano però un vampiresco attacco quando gli edifici monumentali sono talvolta deturpati con allestimenti invasivi e invadenti, per un periodo breve. Insomma non tutto il design viene per integrarsi, e oggi la cultura del progetto rischia di essere pura presenza. Esserci nel bene e nel male.

Il fenomeno buono o cattivo interessa oggi diversi distretti cittadini per l’occasione definiti dal termine “design” sopra ogni cosa, ma ad Interni rimane il primato di essere ben riconoscibile da un unico tema che viene proposto ad un grande numero di personalità di rilievo.

Parlando della mostra-evento di Interni in Università Statale ricordiamo che compie la bellezza di 20 anni, dal 1998 è un punto di riferimento unico e ricco per Milano capitale del design mondiale. Abbiamo seguito la conferenza stampa di presentazione dell’intera kermesse e abbiamo visitato i chiostri cinquecenteschi trasformati, che rimarranno allestiti fino al 28 aprile.

Interni. Design Island con Foggini al Fuorisalone 2018
Interni House in Motion. Limbo di Jacopo Foggini con Ferragamo Parfums, particolare. Ph. Sofia Obracaj
House in Motion

Anche quest’anno parliamo di una mostra-evento che riunisce installazioni sperimentali e interattive di architettura e design, nate dalla creatività di importanti progettisti della scena internazionale in collaborazione con istituzioni e aziende produttive affermate e in start-up del settore di riferimento. Da sempre l’intera operazione nelle location indicate si vuole configurare come un laboratorio di incontri tra uomo, tecnologia e innovazione. Offerte ed inviti alla riflessione sono le opere fisiche, ma anche una serie di incontri sul tema proposto da Interni per il 2018.

House in Motion riunisce due ambiti, l’abitare e la mobilità, che sono solo in apparenza contrapposti perchè l’evoluzione degli stili di vita li hanno avvicinati molto, e in molte condizioni si trovano ad essere considerati un’entità unica e dinamica.

Quindi ci si chiede cosa sia, cosa rappresenti in primis la casa e in che modo la sua trasformazione possa corrispondere ad uno spazio per vivere bene, dove le funzioni, e gli arredi, seguano nel tempo le condizioni in evoluzione dei suoi abitanti nel tempo.

Interni House in Motion. Fuorisalone 2018 con Mario Bellini
Interni House in Motion. Fuorisalone 2018, Face to Face di Mario Bellini Architects. Ph. Sofia Obracaj
La casa è mobile

Interni mette in evidenza anche un modello di casa nomade, transitoria e diffusa. Le nuove opportunità di viaggiare e sostare in un luogo temporaneamente, la rapidità di spostamento di persone, merci e idee richiedono, secondo i progettisti coinvolti, concept  agili come capsule abitative, luoghi di transito e di sosta. Anche le situazioni di emergenza sono purtroppo attuali, per questo alcune soluzioni sono rifugi o sistemi prefabbricati. In entrambi i casi le caratteristiche necessarie sono sostenibilità, leggerezza e modularità.

Interni House in Motion, Housemotions
Interni House in Motion. Fuorisalone 2018, HousEmotion di Tabanlioglu Architects, ph. Sofia Obracaj
Installazioni e Design Island nei Chiostri dell’Università Statale

In via Festa del Perdono la design week di Interni si divide in Installazioni architettoniche e in Design Island diffuse in tutto l’edificio. Ammettiamo che alcune opere non ci hanno totalmente convinto o comunque paiono collocarsi all’interno di un filone spettacolare e di puro concetto, senza corrispondere a quella “diffusione di una cultura che fa del design un fattore di riflessione, di sviluppo e d’incontro”. Forse si tratta di una tendenza generale, ma noi vorremmo leggere in una manifestazione di così di largo respiro, fatta per lo più da personalità eminenti, un riferimento concreto a possibili proposte o soluzioni che coinvolgano progetti di architettura o di design.

Interni al Fuorisalone 2018 con House in Motion, opera di Aldo Cibic
Interni House in Motion. Fuorisalone 2018, Colours on the Move di Aldo Cibic. Ph. Sofia Obracaj
Design Island. Ombre e luci

Siamo rimasti semplicemente di sasso di fronte alla sagoma di un orso polare con alcune travi appoggiate all’erba, perché per un argomento così complesso come House in Motion quello che altrove può avere un senso in termini di denuncia qui appare povero, fuori luogo e mal eseguito. L’installazione dal titolo Homeless si trova, cosa ancor più grave, nel Salone d’Onore, e non ci sembra nemmeno rispettoso nei confronti di altri progettisti che hanno impegnato idee e risorse per qualcosa di quantomeno esteticamente valido.

Interni con Christoph Radl
Interni House in Motion. Fuorisalone 2018, Design Island con Proust Portal di Christooh Radl, installazione prodotta da Alessi

Abbiamo apprezzato il lavoro sull’ingresso all’Aula Magna ispirato alla poltrona Proust di Mendini. Si tratta di un progetto di segnale visivo in collaborazione con Alessi, che funziona come invito alla pièce teatrale proposta nella sala. L’operazione vuole riproporre una metodologia peculiare dell’artista, che ricoprì la seduta “barocca” prodotta da Cappellini nel 1978 con la decorazione ispirata a sua volta al pointillisme di Seurat e Signac; allo stesso modo Christoph Radl ricopre l’architettura del portale con il pattern di Mendini. Il riferimento all’azienda si espande con l’inserimento ai due lati di due icone di Alessi disegnate da Mendini, i cavatappi Anna G e Alessandro M, che suggeriscono due figure di “uscieri” allo spettacolo “Architettura Addio” previsto per il 21 aprile.

Quello che riteniamo sano è il rispetto dell’architettura originaria, ricoperta ma non cambiata nelle sue forme, trasformata ma non svilita, alla quale è stato dato rilievo e importanza. Il recupero poi di un metodo è assimilazione storica che colpisce anche chi non conosce questi capisaldi del design italiano, l’azienda e l’artista. Non possiamo dire lo stesso sui portali nord e sud con Mesh and Colour, disegnati e stravolti da Luca Baronchelli per Italmesh.

Teaser di Orto Botanico e Audi City Lab

Sempre nel Cortile d’Onore si trovano dei “teaser”, anticipazioni dei lavori smarTown di Mario Cucinella nella sede dell’Orto Botanico di Brera, e della splendida installazione Fifth Ring progettata da Mad Architects per Audi City Lab.

Interni. House in Motion, installazioni in Università Statale
Interni House in Motion. Fuorisalone 2018, Baldacchino di Stanton Williams Architects, sullo sfondo My Dream Home di Lissoni Associati. Ph. Sofia Obracaj
Le installazioni

Le installazioni architettoniche secondo dovrebbero essere l’anima tecnologica e fattibile della manifestazione.  La resa spettacolare si dovrebbe si accompagnare a soluzioni architettoniche realmente possibili, sulle procedure e sui materiali, questo di rado accade. Però come sempre alcune opere sono memorabili. Ecco la nostra selezione che conferma la nostra fame di proposte concrete.

Più vicino a questo obiettivo ci pare il progetto di Lorenzo Damiani con Ikea Italia Retail, “Alla Scoperta dell’Infinito”, dove l’idea di fluidità e versatilità si è tradotta nella forma archetipica di una casetta che contiene sessanta metri quadrati di elementi Ikea destrutturati, travi appoggiate a terra o mobili smontati. Visibile con una torcia consegnata ai visitatori, dimostra la possibilità di cambiare continuamente attraverso la modularità infinita.

Interni House in Motion, FutureSpace di Peter Pichler
Interni House in Motion. Fuorisalone 2018, FutureSpace di Peter Pichler. Ph. Sofia Obracaj

Modularità anche per Peter Pichler con Domus Gaia e Zumtobel Group Lighting la ricerca di proporzione, geometria e simmetria del Rinascimento, che ha visto nascere la Cà Granda che oggi ospita l’opera.

La scelta di Artscore

Nel Cortile dei Bagni Interni inserisce Cells di Filippo Taidelli, per noi la migliore per il nostro bisogno di idee che diventino soluzioni per una casa in motion, interessante anche per le personalità di ambito differente coinvolte coralmente. Due nuclei abitativi, che vogliono far intendere come da una cellula si possa costruire intorno una casa.

Interni. House in Motion. Fuorisalone 0218
Interni House in Motion. Fuorisalone 2018, Cells di Filippo Taidelli nel Cortile dei Bagni dell’Università Statale a Milano

Le due cellule dialogano tra loro come dialogano con il paesaggio circostante, guidate dall’installazione sonora del sound designer Nicola Ratti. La ricerca tecnologica e sui materiali iniziata da Taidelli in ambito sanitario si confronta con l’abitazione, per migliorare le condizioni umane anche in ambienti bui o di emergenza: in una cellula grazie alle qualità antibatteriche del procedimento sul gres di Casalgrande Padana, mentre nella seconda è la possibilità di ricreare la luce naturale in luoghi chiusi attraverso la finestra artificiale CoeLux®. La seconda cellula comunica inoltre con la prima con un sistema di illuminazione di Platek, progettato da Rossi Bianchi Lighting Design.

Università degli Studi di Milano: dal 16 al 22 aprile, dalle ore 10 alle ore 24; dal 23 al 27 aprile dalle 10 alle 22; il 28 aprile dalle ore 10 alle ore 18.

Michela Ongaretti

Interni House in Motion. Fuorisalone 2018, Design Island, Il castello dorato di Francesco Lucchese

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