Giorgio Galimberti si è trovato poco più di un anno fa catapultato nel colore viola. Uscito da una mostra mostra al Museo del Novecento si è imbattuto nella processione sacra più replicata al mondo, quella della devozione a El señor de los Milagros , che la comunità peruviana ha portato anche a Milano. Macchina fotografica alla mano e gli intensi scatti del momento sono diventati una mostra.

Giorgio Galimberti in mostra con El señor de los Milagros en Milán
Se spesso per ideare e realizzare un progetto servono mesi di lavoro, è anche vero che la vita entra nell’arte prepotentemente , soprattutto se l’arte è quella fotografica che vive di attimi fermati in un’immagine. Così è nata l’esposizione a cura di Paola Romano che sarà ospitata dal Consolato del Perù di Milano in via Fabio Filzi 23, visitabile fino all’8 novembre 2019.
Nel cuore di Milano, la piazza simbolo della città si è come trasfigurata al passaggio di migliaia di fedeli, volti assorti e concentrati nel rituale di preghiera, coinvolti e partecipi nel flusso di un’andatura ritmata dagli spostamenti dell’immagine sacra, portata a spalla da una portantina. Coloro che hanno titolo a sostenere il dipinto fanno parte della Confraternita “Hermandad del Señor de los Milagros”, presente in Italia dal 1996, vestendo la tenuta devozionale viola, un colore che connota il ruolo di un’aura sacrale e solenne.

Giorgio Galimberti, El señor de los Milagros en Milán. In mostra al Consolato del Peru
El Señor de los Milagros
Il dipinto è una riproduzione lignea dell’originale risalente al XVII secolo, raffigurante Gesù crocifisso con una colomba bianca. La tradizione riporta che sia stato realizzato da uno schiavo angolano sul muro di una casa di Lima e che sia rimasto intatto a diversi disatri naturali, come il devastante terremoto che rase al suolo la città nel 1655.
Da quest’evento è in patria venerato, e in seguito nei paesi del mondo che ospitano le comunità peruviane, mantenendo saldo il legame con la terra e la cultura popolare e religiosa d’origine. E’ interessante sapere che stiamo parlando della processione sacra più diffusa internazionalmente, che meraviglia con la suggestiva perchè ampia partecipazione, che rammenta la forte presenza dei lombardi di origine peruviana, conservativa delle proprie tradizioni pur in un contesto di integrazione cittadina.

Giorgio Galimberti, El señor de los Milagros en Milán. Membri dell’ Hermandad del Señor de los Milagros
Giorgio Galimberti nel vivo in bianco e nero
Per gli scatti il fotografo si è affidato al suo congeniale bianco e nero, infiltrato letteralmente nel vivo del cadenzato evento religioso. Al Consolato è osservabile una selezione delle 70 foto che colgono l’attimo del movimento, letteralmente dentro alla processione, ai suoi volti, ai gesti e ai simboli religiosi presenti sui paramenti. Il linguaggio del bianco e nero, Giorgio Galimberti ha utilizzato una Lumix G9, con le immagini fortemente contrastate, favorisce l’evidenziazione dei volti emergenti in maniera quasi sovrannaturale, donando alla scena un’aura atemporale e aspaziale.

Giorgio Galimberti, El señor de los Milagros en Milán. Vista della processione in piazza Duomo
Protagonisti sono “ gli sguardi intensi delle donne e quelli fieri e antichi degli uomini che portano il dipinto” con la vicinanza dei fumi dell’incenso “che conferisce solennità e intensità al rito”, come si legge nel testo di accompagnamento alla mostra che parla di un secondo protagonista. E’ la città di Milano rappresentata dai palazzi storici coronanti Piazza Duomo. Una grande attenzione in fase di stampa è stata infatti data per garantire che rimanesse nitida l’architettura sullo sfondo, come un nume tutelare delle vicende quotidiane o straordinarie nel suo cuore nevralgico e simbolico.
Michela Ongaretti
El señor de los Milagros en Milán rimarrà aperta fino a venerdì 8 novembre nei seguenti 11:00/13:00 e 15:00/17:00

Giorgio Galimberti, El señor de los Milagros en Milán. Donnein abbigliamento tradizionale