Dialogo tra ricerche e città allo Studio Museo Messina. Una Decade di Cyop&Kaf

by Michela Ongaretti
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Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina. Solidi 2

Dialogo è la parola chiave. Tra città, tra discipline, poetiche ed epoche storiche. La mostra Decade di Cyop&Kaf vive all’insegna di quel dialogo negli spazi dello Studio Museo Francesco Messina a Milano. Si è parlato troppo poco dell’esposizione che rappresenta un’interessante operazione culturale, a causa della forzata chiusura. Posso però suggerire una visita, grazie alla proroga fino al 2 giugno.

Anche se l’origine della ricerca di Cyop&Kaf è nel rapporto con il territorio in pratiche vicine alla street art, ciò che segue resterà il punto di vista di un’osservatrice della mostra, che racconta la suggestione di diverse esperienze d’arte incontrarsi e scontrarsi con una preesistenza.

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina 1

Dialogo tra ricerche. Decade di Cyop&Kaf. Vista della mostra. Ph. artscore.it

Dialogo tra ricerche

Qui come altrove dialogo non significa confronto. Le opere del duo partenopeo raccontano una storia indipendente da quelle di Francesco Messina, animando il percorso espositivo: contrapponendo la sintesi lineare e coloristica dei dipinti alla particolareggiata descrizione delle anatomie dello scultore, l’ironia tragica delle lillipuziane figure del ciclo Solidi alla solennità delle sculture bronzee o in terracotta. In un unico luogo si trovano due ricerche complementari che si esaltano a vicenda.

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina 2

Dialogo tra ricerche. Decade di Cyop&Kaf. La sala d’ingresso. Ph. artscore.it

L’infestazione di Q.S. allo Studio Museo Francesco Messina

La forza dell’allestimento sta proprio nella valorizzazione di energie lontane sul filo del tempo e delle poetiche, anche se a ben guardare si può leggere un tributo all’ospite da parte di Cyop&Kaf. Ma questa è una vocazione. E’ sempre stato così per gli artisti che nutrono la propria immaginazione di ciò che offre un contesto.

 

Dialogo tra pittura e scultura. Messina e Cyop&Kaf

Dialogo tra pittura e scultura. Francesco Messina e Cyop&Kaf. Ph.artscore.it

Materialmente e ideologicamente hanno fatto dei supporti offerti dalla città, muri, porte o persino la fiancata di un apecar, un’occasione per relazionare il loro immaginifico universo al pubblico che quotidianamente vede quei muri. Anzi, quel pubblico è la controparte vivente di quella eredità materiale. Così, pur portando a Milano alcuni esiti del lavoro nato e cresciuto sui e per i Quartieri Spagnoli di Napoli, il progetto che emblematicamente porta nel nome Quore Spinato le stesse iniziali, leggo una sorta di adattamento o riutilizzo linguistico degli abitanti quotidiani e silenti del Museo.

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina 3

Dialogo tra ricerche. Decade di Cyop&Kaf. Voto e teste in bronzo. Ph. artscore.it

Il viaggio attraverso la poetica del duo di artisti partenopei infesta il Museo come fece con con oltre duecento dipinti disseminati tra il 2011 e il 2013 tra i vicoli napoletani.
Celebrando dieci anni dal principio del complesso progetto di “Quore Spinato”, accoglie non solo esempi delle opere pittoriche “su strada”, ma anche le sculture del ciclo dei Solidi e gli acquerelli della serie Amalfi.

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina 10

Dialogo tra ricerche. Decade di Cyop&Kaf. Il tittico nella cripta. Courtesy Studio Museo Francesco Messina

Decade

La mostra si articola lungo l’intero percorso del Museo Messina, su diversi piani.
All’ingresso è evidente quel dialogo, rappresentato dai dipinti di volti la cui espressione è sostituita da parole che suggeriscono un’azione o una stato d’animo, in rapporto alle sculture bronzee. Il contrappunto del colore puro che definisce la forma, bianco, rosso e blu, interviene con la sua semplicità attraverso un linguaggio immediato che, svincolato dalla sua connotazione urbana originaria, resta qui ad primo livello di lettura. Seppur rivolgendosi democraticamente ad un pubblico ampliato rispetto a quello solitamente portato a visitare l’istituzione, questi dipinti forse perdono quella natura di specchio deformante che le altre opere in mostra mantengono.

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina 5

Dialogo tra ricerche. Decade di Cyop&Kaf. Cavalli e dipinti. Ph. artscore.it

Dalla stessa sala introduttiva ci si affaccia alla cripta dove si nota dall’alto il trittico Il trittico “Tirato, Peso massimo, Slancio”, un’opera in acrilico e cemento su pannello del 2017. Sia nel seminterrato che nei due piani superiori è presente una consistente rappresentanza della serie di acquerelli “Amalfi”. Sono forse l’esempio più lampante del dialogo ricercato con le opere di Messina, che noto nello specifico sulle movenze delle Ballerine, sulla rappresentazione del movimento, anche se Ciop&Kaf operano su coreografie meno armoniose e rassicuranti, nella loro misteriosa identità e azione.

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina 11

Dialogo tra pittura e scultura. Decade di Cyop&Kaf. Courtesy Studio Museo Messina

Una mostra multidisciplinare

Un altro punto di forza, oltre al rapporto con la collezione permanente, è il dialogo disciplinare sensibile all’interno della stessa ricerca di Cyop&Kaf.
Parlando di vocazione al dialogo con una preesistenza è interessante notare il supporto degli acrilici esposti: vecchie planimetrie salvate dal macero, provenienti dal dipartimento di urbanistica napoletano.
La leggerezza dell’acquerello è sempre accompagnata dalla pesantezza del cemento legata alla beffarda presenza dei piccoli Solidi che si riflette su larga scala nel trittico.

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina. Amalfi

Dialogo tra ricerche. Decade di Cyop&Kaf. Due acquerelli. Ph.artscore.it

Nel secondo piano è anche possibile visionare la mappa cartacea di tutti gli interventi nei Quartieri Spagnoli e il cortometraggio “Quore Spinato”, testimonianza di alcuni momenti salienti del making-of di tutto il progetto, con la complice apparizione degli abitanti dei Quartieri.
Aggiungo che negli anni sono sorte altre produzioni collaterali al progetto: la mappa interattiva, il sostanzioso volume QS e il lungometraggio “Il segreto”. Esso indaga il coinvolgimento attivo dei bambini in una tradizione cittadina, vincitore del premio Joris Ivens come miglior opera prima al Cinéma du Réel del Centre Pompidou di Parigi.

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina 6

Dialogo tra ricerche. Decade di Cyop&Kaf. Acquerelli e sculure. Ph.artscore.it

La strada e la cornice

I dipinti e gli acquerelli in mostra sono incorniciati. Ad un primo sguardo penso che siano stridenti con la poetica dell’azione sui muri cittadini, che gli intenti originari siano stati addomesticati per un museo. In realtà da un breve scambio epistolare con Cyop&Kaf apprendo che che a Napoli molte opere per strada sono state messe sotto vetro a uso e consumo del turismo.

Possono quindi essere testimoni, senza giudizio, del fatto che oggi molte opere urbane sono pensate come inquadrate in un frame, adatto alla riproduzione per un post di instagram. Ancora una volta penso al concetto di dialogo che in questo caso resta aperto, inconcluso, tra ambienti che la mia formazione reputa incongruenti, ma che la mia sensibilità vive come tensione, e attenzione, ad un attivo mutamento storico ed espressivo in corso.
L’esperienza di Quore Spinato dichiarata come “mai veramente conclusa”, prosegue dunque fuori da Napoli, lontana dalla categoria-gabbia della street art in un nesso disciplinare e simbolico con la o le città che tocca.

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina 8

Dialogo tra ricerche. Decade di Cyop&Kaf. La sala finale con i busti di Messina. Ph.artscore.it

Solidi

Un discorso a parte va fatto nell’analisi di quelle oltre 50 piccole sculture del ciclo di Solidi: archeologia dell’avvenire. Non mi hanno lasciato indifferenti le vere e proprie figure infestanti di tutto lo spazio, antagoniste dell’armonica bellezza. Sono realizzate in terracotta ma immerse nel cemento come a portare addosso la “sostanza” del luogo che le ha viste nascere. Il loro creatore ne aveva parlato in questi termini: “armati di tutto punto, autolesionisti, balordi, più moderni di ogni moderno, mi trascinano e mi obbligano a dar loro vita mettendoli in quella cornice di senso che è la metropoli.”

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina. Solidi 4

Dialogo tra ricerche. Decade di Cyop&Kaf. Una scultura. Ph.artscore.it

Attirano la mia attenzione i diversi reperti metallici che sono parte integrante delle figure, spesso armi di un supplizio. Già le prime sculturine della serie nascevano con delle protesi metalliche, che in seguito si sono sempre configurate con brandelli di ferri arrugginiti raccolti in luoghi dedicati nella loro storia a vecchi mestieri. Gli artisti mi raccontano che spesso sono stati donati e che per le ultime creazioni sono ripescati tra gli strumenti un tempo utilizzati da Francesco Messina, confermando la mia intuizione sull’operazione di dialogo attraverso l’integrazione con la specificità del luogo. La relazione è attiva anche tra le singole opere, che si possono leggere come “aperte”, mutando la propria narrazione a seconda del contesto, dello spazio e dei suoi abitanti.

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina. Solidi 3

Dialogo tra ricerche. Decade di Cyop&Kaf. Un Solido e il suo supplizio. Ph.artscore.it

Genesi di un’antologia

Sono proprio i Solidi a portare Cyop&Kaf al Museo Messina. Scoperti a Napoli nel 2019 da una visitatrice milanese della mostra presso una parte di acquedotto di epoca augustea. La sua grande passione ha contagiato altre persone che si sono interessate al lavoro di Cyop&Kaf e hanno offerto il dialogo con le sale del museo. La direttrice Maria Fratelli ha chiesto di creare un’antologia di opere ad un pubblico nuovo, che non conoscesse gli artisti, così lontano dalla loro fonte di ispirazione e senza una precisa linea temporale, in aperto dialogo con il lavoro di Messina.

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina. Solidi 2

Dialogo tra ricerche. Decade di Cyop&Kaf. Solidi e ombre. Ph.artscore.it

Pulcinella universale

Sia nell’ambito urbano che nel percorso di una mostra, quella di Cyop&kaf è ai miei occhi un’arte squisitamente relazionale. Se nel primo caso i personaggi crescono nella fantasia stimolati dall’osservazione di chi abita la strada, i Solidi mi suggeriscono il senso di un enigma corale, una moltiplicazione di azioni comiche e tragiche al contempo. Sarà anche per il loro nasuto profilo che penso a Pulcinella, personaggio della commedia dell’arte non smentito dagli artisti a patto che sia nella versione di Giorgio Agamben.

Il filosofo sottolineava l’antichità della commedia, più antica della tragedia, e dell’emblema della maschera circa l’agire quotidiano come “via d’uscita”. Il segreto che non c’è è di tutti e, in un tempo infinito, questi piccoli Pulcinella rappresentano universalmente la dinamica di uno sforzo, buffo o tragico di restare al mondo rapportandoci con le nostre miserie ( quelle ossidate torture simboliche). Trasformati a nostra volta da tutto ciò che è in noi e altro da noi.

Michela Ongaretti

DECADE è visitabile gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17.30. Ultimo ingresso alle ore 17

 

Dialogo tra ricerche. Cyop&Kaf allo Studio Museo Francesco Messina 9

Dialogo tra ricerche. Decade di Cyop&Kaf tra le figure di Messina. Ph.artscore.it

 

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