Al Giardino delle Culture le panchine del Padiglione Germania. Nuova vita al design di Expo

by Michela Ongaretti
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Al Giardino delle Culture le panchine del Padiglione Germania. Nuova vita al design di Expo

di Michela Ongaretti

Il Giardino delle Culture di via Morosini si trova in zona4, per il 2016 sono state donate ai suoi ospiti le panchine del Padiglione Germania. Che abbiate gradito o siate stati detrattori dell’Esposizione Universale 2015 ad ottobre conclusa, non tutto il bene, o il male, è venuto per nuocere: posso infatti dare la buona notizia dell’inizio dei lavori di riciclo a Milano.

 

Una panchina con lo sfondo del murale di Millo copiaGiardino delle Culture Milano – Una panchina con lo sfondo del murale di Millo

 

Sarebbe stato un peccato, e sicuramente troppo lontano dall’intento green di rispetto del pianeta, non preoccuparsi di dare nuova vita a padiglioni o parti di esso, mobilio e oggetti, persino del verde “mobile” e non, studiato ad hoc per il sito espositivo.

Invece è accaduto che la Germania ha risposto per prima alla lettera che il Comune ha scritto alle nazioni partecipanti Expo per la cessione e il riutilizzo di arredi dei padiglioni.

Il pianoro-terrazza del Padigione Germania ad Expo2015Il pianoro della terrazza del Padigione Germania ad Expo2015

La prima apparizione in città sono dunque cinque panchine del padiglione tedesco, mentre già possiamo dare anticipazione della trasformazione del Padiglione Coca Cola in un campo di basket coperto in via Rimini, nel quartiere di Famagosta / Barona.

Le sedute si trovavano sul terrazzo apprezzato anche da MilanoArtexpo, nell’area pic nic sul retro del padiglione. Oggi sono parte dell’arredo urbano, da vedere e usare al Giardino delle Culture di via Morosini in Zona4, vicino alla splendida Palazzina Liberty.

Una vista del Giardino delle Culture in via Morosini, ph. Comune MilanoUna vista del Giardino delle Culture in via Morosini, ph. Comune Milano

Le panchine in legno sono state realizzate dall’azienda artigiana, italiana, Corno Arredamenti Snc, accordandosi con coerenza al design dell’intero padiglione tedesco, soprattutto della copertura esterna e del terrazzo; mentre il design della loro livrea spetta allo studio di architettura tedesco Schmidhuber, che aveva pensato al modello a chaise longue, per permettere agli utilizzatori di distendersi. Ad occuparsi del trasporto è stata la società Monaci Srl e ilcoordinamentogenerale dell’operazione va a Nussli Srl Group, con Dietmar Kautschitz come Managing Director per progetti EXPO Milano 2015.

Particolare delle fioriereParticolare delle fioriere sulle panchine provenienti da Expo

Sono interamente costituite da pannelli multistrato di abete e massello di larice, trattati per la resistenza a raggi solari e intemperie, corredate di vasche e fioriere per contenere il verde ornamentale che si può sviluppare a pergolato, comprendono cestini per la raccolta differenziata in acciaio inox.

Il nuovissimo spazio pubblico di via Morosini è stato creato nel 2015 non solo su iniziativa comunale: coinvolti nel progetto che segue il modello dei giardini condivisi, e da alcuni criticato per la mancanza di un vero e proprio prato, sono i cittadini e diverse associazioni con il Consiglio di Zona4.

Per salutare la donazione delle panchine tedesche il 7 gennaio si è tenuta una festa nel parco con i residenti di quartiere e diverse personalità istituzionali. Erano presenti, oltre a Giuseppe Sala,commissario unico del governo per Expo Milano 2015 e Carmela Rozza, assessore ai Lavori Pubblici e all’Arredo urbano, il presidente del Consiglio di Zona 4 Loredana Bigatti, Dietmar Kautschitz di Nussli Group, i titolari dell’impresa Corno Guido e Maurizio e il presidente dell’Associazione Giardino delle Culture Sebastiano Gravina. Nussli non si è limitata a Milano e alla Germania per le operazioni dettate da un dismantling sostenibile, ma questa è un’altra storia e si dovrà raccontare quando vi parlerò del resto d’Italia.

Una panchina nel Giardino delle Culture, vista frontale. Ph. Comune MilanoUna panchina proveniente dal Padiglione tedesco nel Parco delle Culture, Ph. Comune Milano

Giuseppe Sala, ha lodato le iniziative definendole “una delle più belle eredità, uno dei segni più concreti, che l’Expo possa lasciare alla città“. Si auspica così che Expo continui a vivere nella metropoli rappresentandone un valore aggiunto, dichiarando che si sta lavorando “affinché altri pezzi che hanno abbellito l’esposizione possano continuare a vivere a Milano”. Si intende ricollocare tutto ciò che di Expo sarà possibile riutilizzare, come gli arredi ma non solo, per non perdere ciò che si può trasformare in risorse nuove, da dare e a chi ha bisogno. Per questi siano essi enti, o associazioni territoriali, a giorni verrà emesso il bando di Cascina Triulza dedicato al riutilizzo di tutte quelle attrezzature.

L’impegno dell’assessorato ai Lavori Pubblici e all’Arredo urbano è già attivo: si sta pensando al seguito di questa installazione, con altri “pezzi” di Expo. Si sta concretizzando in particolare il trasporto del verde, studiato ad hoc per il sito di Rho, verso alcuni plessi scolastici in Milano, mentre nell’hinterland già sono stati ripiantati cinquecento alberi, operazione resa possibile con la collaborazione tra Comune e ilgruppo Cogeser Spa. Competenza del futuro campo da basket va invece all’assessorato Benessere, Verde e Sport.

Design Milano 2016I portali d’ingresso al Padiglione del belgio ad Expo2015, presto in città

Per gli arredi non solo la Germania ha lasciato una donazione alla città lombarda; Carmela Rozza informa i cittadini del futuro arrivo dei portali del padiglione del Belgio, da sistemare in una piazza, mentre il quartiere di Bonola potrebbe ereditare degli oggetti, custoditi fino ad ottobre nel padiglione del Vietnam.

Michela Ongaretti

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