Contemporary Art Milan e Contaminafro. La stagione dell’arte milanese volge quasi al termine, ma questo scorcio d’estate regala ancora alcune occasioni per scoprire visioni e linguaggi di diverse creatività internazionali. E’ questo il caso Festival Contaminafro- Identità in Evoluzione presso la Fabbrica del Vapore fino al 29 giugno 2019.
In concomitanza della sua apertura, e aderente alle finalità interculturali dei suoi eventi è visitabile la mostra Contemporary Art Milan- International Group Show, distribuita su due piani negli spazi Messina e Ex Cisterne.

Contemporary Art Milan. Ma Cong e la gallerista Peishuo Yang, a destra, scherzano con Anna Scavuzzo, Vice Sindaco di Milano e Iulia Adriana Cupsa, Console della Romania
MA-EC a Milano e Venezia
Contemporary Art Milan- International Group Show può essere intesa come un fuori galleria di MA-EC, seguita e apprezzata da Artscore proprio per la sua vocazione internazionale. Alla Fabbrica del Vapore si esprime attraverso un ampio ventaglio degli artisti che ha rappresentato in mostre personali e collettive presso l’ex sede di via Lupetta, o nel nuovo quartier generale di Palazzo Durini in via Santa Maria Valle.

Contemporary Art Milan. Visitatori nell’area Ex Cisterne
Una visione della durata di undici giorni a corollario di ciò che sta accadendo alla Biennale di Venezia fino a Novembre: alcuni protagonisti di questa antologica esposizione sono infatti impegnati a testimoniare con la propria opera il “Pei’s World”, nello spazio Thetis dell’Arsenale.
Artscore dedicherà in seguito una visita approfondita a questa visione della gallerista Peishuo Yang, a cura di Luca Beatrice, per ora abbiamo l’opportunità di esplorare ventun molti mondi con un viaggio di pochi chilometri.

Contemporary Art Milan. Particolare dell’installazione di Laurentiu Craioveanu
Contemporary Art Milan. Diversi mondi in uno
Sono quelli di pittura, scultura, fotografia, video ed installazioni site specific di artisti italiani e stranieri che formano all’interno di Contemporary Art Milan un percorso eterogeneo. Il trait d’union è proprio questa differenza, di stili senza dubbio, ma che nell’espressione disciplinare rifletta, codifichi (o decodifichi) la radice culturale dell’artista, e presenti per tutti e in tutte le opere esposte un esempio della complessa e originale ricerca attraverso un’evidente valenza simbolica.
I protagonisti di questa suggestione corale sono ventuno. Horst Beyer, Jorge Cavelier, Xingjun Chen,Laurentiu Craioveanu, Tan Ding, Jjnjin Dong, Andrea Fama’, Huiming Hu, Kikoko, Jinghua Li, Cong Ma, Giorgio Piccaia, Carlo Ramous, Lavinia Rotocol, Maria Jole Serreli, Feng Shi, Agostino Tulumello, Hao Wang, Xiaomei Wu, Shaoqi Yin, Huan Zhou.

Contemporary Art Milan. Sguardo ravvicinato all’opera di Huan Zhou
Carlo Ramous e Xiaomei Wu
Al piano terra dello spazio ex Cisterne Contemporary Art Milano è strutturata in due piccole personali in altrettante salette separate.

Contemporary Art Milan. Visitatori nella sala dedicata a Ramous
Una racchiude le opere di Carlo Ramous (1926-2003), scultore italiano di fama internazionale noto a Milano soprattutto per la grande opera in lamiera di ferro “Gesto per la Libertà” in Piazza della Conciliazione. Sono esposti piccoli formati delle sculture presenti in diversi spazi urbani e museali, insieme a testimonianze fotografiche delle sculture di Milano e Tokyo.

Contemporary Art Milan, Xiaomei Wu, Peony
Un stanza tutta per sè è anche per Xiaomei Wu con la mostra personale Nostalgia dell’Altrove. Abbiamo già visto le fotografie di Xiaomei lo scorso anno presso Maec, dove l’abbiamo conosciuta per i ritratti e le foto di moda, professione che svolge per prestigiose riviste quali Vogue, GQ, Esquire, Flower Stream. Negli scatti in mostra si intende, in maniera del tutto originale per il genere, valorizzare la cultura orientale, o meglio dare un senso nuovo al genere attraverso l’accentuazione di alcuni aspetti formali della cultura di origine. Il linguaggio della sua opera ibrida senza soluzione di continuità quello della moda a quello più propriamente visibile nella foto d’arte.

Contemporary Art Milan. Particolare di un dipinto a velature con folgia oro di Jorge Cavelier
Jorge Cavelier e Lavinia Rotocol
Senza riuscire ad essere esaustiva segnalo alcune perle per cui vale una visita al primo piano con Contemporary Art Milan.
Sulla raffinata pittura di Jorge Cavelier mi sono già soffermata in un’intervista rilasciata in occasione della mostra Le Forme del Tempo. Nelle atmosfere rarefatte dei paesaggi colombiani, osserviamo la visione di un luogo che è simbolicamente primigenio, teatro del mondo originario perchè suggerimento della Natura più selvaggia. Una pittura che suggerisce con materiali antichi e preziosi, qui non-finito per mostrare il procedimento complesso, i suoni e i rumori della vita che pulsa dalle profondità della giungla.

Contemporary Art Milan. Osservando il dipinto Entanglement di Lavinia Rotocol
Lavinia Rotocol presente un grande dipinto dal titolo Entanglement, termine che nella fisica quantistica implica la presenza di correlazioni a distanza, teoricamente senza alcun limite. Sistemi separati nello spazio interagiscono, miliardi di particelle sfuggono ai nostri sensi e al nostro controllo. Così la fluidità è elemento fondante della ricerca pittorica, come la materia in perenne trasformazione è Natura umana, fisica, psicologica che travalica il tempo aldilà degli eventi e delle culture di appartenenza, per mettere tutto e tutti in continua e istantanea comunicazione.

Contemporary Art Milan. L’installazione Animas di Maria Jole Serreli
Maria Jole Serreli e Andrea Famà
Maria Jole Serreli e Andrea Famà hanno partecipato in gennaio alla mostra Labirinti del Tempo da Maec e portano ad Contemporary Art Milan- International Group Show due installazioni site specific.
Da sempre lavora sulla memoria Maria Jole Serreli, anche con Animas alla Fabbrica del Vapore. Una dimensione intimista che si nutre di armonia e continuità con il passato attraverso il riferimento alla tessitura antica, propria della sua terra d’origine, la Sardegna. Ad accompagnare il processo compositivo verso questa visione non è soltanto l’attenzione verso il proprio patrimonio culturale ma è anche lo studio di alcuni principi fondanti delle filosofie dell’Asia orientale. Il suo è un tempo universale materico e concettuale, connesso alla Natura e al lavoro dell’uomo.

Contemporary Art Milan. La luce del tramonto tra gli oggetti dell’installazione di site specific di Andrea Famà
Invece delle caratteristiche sculture in cemento Andrea Famà, qui crea l’opera concettuale Nella terra, nel cielo e poi ancora. Una forma rettangolare sul pavimento, attraverso oggetti che rappresentano diverse componenti della cultura materiale umana e personale, con riferimenti al lavoro fisico e all’ascnedenza araba della sua Sicilia. Durante l’inaugurazione il gioco controllato dello scioglimento di cubi di ghiaccio in corrispondenza dei diversi volumi sottostanti, ha richiamato un processo unificante temporaneo che non può cancellare la sostanza di una molteplicità nelle origini.
Due artisti in crescita
Giorgio Piccaia e Hu Huiming sono due artisti di punta per Maec, entrambi già impegnati in mostre personali in galleria. Sono stati invitati a gennaio 2019 dall’Istituto Italiano di Cultura di Il Cairo, per una residenza d’artista ed esposizione presso l’Ambasciata d’Italia.
Giorgio Piccaia
Essere un figlio d’arte (di Matteo) non è su Piccaia l’informazione più utile, per chi è citato dal Corriere Economia tra i 305 artisti più attivi in Italia su cui investire. Sicuramente la sua grafia pittorica si è formata attraverso l’entourage artistico milanese e di Ginevra, e con la possibilità di conoscere artisti in diversi luoghi d’Europa, come allievo di Corrado Levi e di Jerzy Grotowski.

Contemporary Art Milan. Una bella immagine di Giorgio Piccaia nel suo studio
La sua ricerca continua però intensamente e in maniera personale sul versante della pittura astratta con una forte attenzione per la semantica del segno nell’immagine ( non a caso è appassionato studioso di geroglifici). Un linguaggio dinamico anche dal punto di vista del colore è osservabile nel suo dipinto I sensi di Leo per Contemporary Art Milan. Gli inserti polimaterici che rivelano l’ispirazione di ricerca dall’informale senza chiudere la gaiezza della libertà al solo bidimensionale.

Contemporary Art Milan- International Group Show. Frame di un video di Hu Huiming del 2018
Hu Huiming
Ho conosciuto Hu Huiming per la prima volta come fotografa al Mia Photo Fair, per scoprire la sua poetica “scettica” anche in pittura, nelle installazioni e nei video della mostra HUisthis? da MA-EC ad ottobre 2018, dopo la partecipazione a Wopart 2018.
Giovane ma già artista a tutto tondo, con una ricerca decisa ad esplorare attraverso le diverse discipline, conosce bene anche le tecniche pittoriche “all’antica”, la dicotomia tra realtà e inganno. In ogni caso indaga l’ambivalenza, il potere di evocare il dubbio visivo ed ontologico, attraverso l’impiego di oggetti d’uso quotidiano come libri e specchi,. Tutto ciò è fondamentale per la comprensione della sua opera ma per Contemporary Art Milan il possibile ribaltamento di senso porta alla delicata scoperta dell’importanza dei momenti di ogni giorno. Ottantuno di essi sono solo piccoli attimi ad olio di due centimetri, ma nell’insieme sono un’opera d’arte di molti giorni e una grande parete.

Contemporary Art Milan. Tin Ding presente alla Fabbrica del Vapore durante l’inaugurazione
Tan Ding
Ulteriore menzione va all’iperrealismo del pittore cinese residente in Toscana Ta Ding, che confronta i miti dell’arte occidentale con la personificazione dello sguardo dal punto di vista del giovane orientale. Evidenzia simbolicamente il filtro della propria cultura attraverso la fisionomia di volti cinesi, o di persone del suo entourage, sui personaggi mitologici o noti nella storia della pittura. Qui alla Fabbrica del Vapore l’operazione è ancora più ironica e postmoderna, se al posto del mito impersonificato troviamo l’orinatoio di Duchamp, adorato come una divinità.
Ma Cong. Pig/All is well
L’intera Sala Messina, al primo piano dell’edificio adiacente, è dedicata all’ospite d’onore di Contemporary Art Milan, il designer cinese Ma Cong. A Milano per la mostra Floral Window alla Triennale durante il Fuorisalone 2018 e presente alla Biennale di Pei’s World, vincitore del premio Red Dot, Best of the Best in Germania.

Contemporary Art Milan. Vista della sala Messina con le opere di Ma Cong
Le sue grandi installazioni in resina travalicano l’impegno del suo design ad unificare funzionalità ed artigianalità tradizionale, per diventare oggetti d’arte concettuale e pop, bianchi e lucidi in un linguaggio affine all’interior design. Le forme pure e semplici di sfere e parallepipedi concorrono ad evidenziare strumenti di azioni quotidiane come un temperamatite, una fionda, un pallottoliere per fare riflettere sul senso del valore che attribuiamo alle cose nella società dei consumi globale. Anche da lontano, anche da fuori con l’installazione di tre grandi palloni gonfiabili che introducono alla mostra, capiamo che quelle sfere non sono altro che dei maialini da salvadanaio ormai entrati nella tastiera come emoji, leit motiv di tutta l’operazione di Ma Cong come recita il titolo Pig/All Is Well.

Contemporary Art Milan. Pig/All is well, installazione esterna con gonfiabili alla Fabbrica del Vapore
Emoji d’arte
L’ironia del suo lavoro si sofferma come suggerisce Luca Beatrice sulla teoria del contesto, che risulta determinante nell’arte contemporanea per l’attribuzione di valore e senso ad un’opera. “Ciò che è dentro al museo, alla galleria, si definisce arte a prescindere”. Così per Ma Cong i porcellini di Contemporary Art Milan si coprono giocosamente gli occhi con le orecchie, rappresentando l’auto-inganno che il contesto, sociale e culturale, apporta nel darci varie illusioni. L’individuo è condizionato da informazioni false che riceve passivamente, permettendoci di credere che le nostre vite abbiano valore. Quel gesto da emoji è “sia allegro che strano” per l’artista, e sintetizza l’ambiguità di un linguaggio comune che mira a rendere meno leggibile l’informazione, meno concreto il contesto, strumento di confusione e copertura del pensiero individuale.

Contemporary Art Milan. In visita alla sezione di Ma Cong con Pig/ All is Well
Il Festival Contaminafro
La mostra Contemporary Art Milan non è a caso parte del Festival Contaminafro. Identità in evoluzione, alla sua sesta edizione con il patrocinio del Comune. Ha l’obiettivo di creare l’opportunità di esprimere il talento di artisti originari dell’Africa e di tutto il mondo, per contaminare la creatività di giovani e non, mediante l’incontro con grandi artisti internazionali. Il dialogo avviene inoltre tra diverse discipline e poetiche, una moltitudine di espressività che convivono nello stesso luogo per dieci giorni attraverso spettacoli, concerti, mostre, cucina e artigianato dal continente africano, laboratori, esposizioni fotografiche, pittoriche e installazioni.
Michela Ongaretti
Contemporary Art Milan, progetto di Milan Art & Events Center. Fabbrica del Vapore, Sala Messina ed Ex Cisterne, via Procaccini 4, Milano
Dal 19 al 29 giugno 2019 dalle ore 10.00 alle 20.00
Per il programma completo del festival Contaminafro potete consultare il sito www.contaminafro.com

Contemporary Art Milan. Locandina del festival Contaminafro