Immagini dall’Esistenza. In mostra da Anisé, psico-art gallery a Bergamo

by Michela Ongaretti
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Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé Art Gallery

Immagini dall’Esistenza è la mostra della nuova galleria Anisé Art Gallery, divisa in due “atti”. Amore e Tradimento in corso dal 13 maggio, proseguirà con il secondo sulla coppia di sentimenti Libertà e Solitudine, dal 30 settembre 2018.

Parliamo di una collettiva di sei artisti caratterizzati da stili e tecniche molto differenti, impegnati a produrre opere inedite su temi universali e dell’interiorità umana:  Cristiano Biondo, Elena Cavanna, Emiliano Capotorto, Giovanni Manzoni Piazzalunga, Daniela Mologni, e Laura Orlandini.

 

Immagini dall’Esistenza. nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, piccoli visitatori, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art Gallery

 

Anisé Art Gallery

Anisé è una realtà nuova nella città di Bergamo e unica nel panorama italiano, dedicata alla psicologia e all’arte contemporanea. Negli spazi del centro in cui diversi professionisti si occupano di pratica clinica dei disturbi psicologici nasce così la prima “psicogallery”, dove l’esplorazione artistica è basata sull’approccio psicanalitico della curatela, pronta ad accogliere artisti italiani e internazionali nel proprio progetto.

 

Immagini dall’Esistenza. artisti in mostra nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, in visita tra le opere di Cavanna e Capotorto, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art Gallery

 

Aperto al pubblico nel fine settimana, quando l’amante dell’arte e il collezionista hanno più tempo da spendere alla ricerca del bello che permetta di riflettere su temi profondi, lo spazio ha già avuto alcune incursioni artistiche. Tutto questo è possibile perché qui, secondo le parole del suo ideatore e curatore, lo psichiatra e psicoterapeuta Filippo Tancredi, “si concepisce l’arte come espressione congeniale al luogo, dove vive incessante lo stesso dialogo tra Anima e Sé ricercato e sollecitato dalla cura psicologica”.

 

Immagini dall’Esistenza. serata inaugurale con Oyvinf Svendsen nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, musica di Oyvind Svendsen durante l’inaugurazione, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art Gallery

 

Il nome Anisé è formato dalle parole anima e , due concetti ben considerati nella cura e punti di riferimento nella selezione artistica, con opere in cui sia la spinta emozionale a muovere una disciplina.  Opere che arrivino alla nostra osservazione insieme alla profondità inconscia di pensieri e del vissuto personale dell’artista.

Immagini dall’Esistenza

La prima mostra dedicata ad Amore e Tradimento ragiona per immagini sulle emozioni che fanno parte della vita di ogni giorno, ma che gli artisti sono in grado di sublimare attraverso la loro materializzazione in immagini, secondo la propria esperienza personale e secondo uno stile congeniale. Troviamo opere figurative e astratte, materiche o grafiche. Ciò che conta è quanto del vissuto riesce ad emergere in maniera personale, analizzando la propria storia e la sua proiezione futura, con il solo limite di realizzare opere nate espressamente per l’occasione.

 

Immagini dall’Esistenza. le donne di Manzoni nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, opera di Giovanni Manzoni all’ingresso, courtesy Anisé Art Gallery

 

Per permettere una fruizione di insieme del progetto Immagini dall’Esistenza, e al contempo godere della peculiare visione e tecnica esecutiva, l’esposizione si divide in zone. All’ingresso con sala d’aspetto e corridoio centrale, troviamo un dipinto per ciascun protagonista, mentre gli studi professionali sono allestiti come piccole mostre personali, aree autonome dove l’artista riesce a dare ben più che un assaggio della propria visione psichica, emotiva e poetica.

Giovanni Manzoni Piazzalunga

Ad accogliere il visitatore di Immagini dall’Esistenza troviamo un’opera del disegnatore Giovanni Manzoni Piazzalunga, che Artscore segue da tempo con le sue carte abitate da corpi danzanti rincorrersi in intricate composizioni. Le figure vigorose nella loro possenza michelangiolesca, anche dal punto di vista dimensionale, vivono qui non solo grazie al caratteristico uso che l’artista fa del caffè come colore, ma anche nelle diverse cromie di semitrasparenti inchiostri Ecoline. Puri e contrastanti, si distribuiscono tra le anatomie facendo immaginare una valenza simbolica e caratteriale delle singole figure con i suoi caratteristici incastri di movenze. In realtà non esiste soluzione di continuità tra Amore e Tradimento per i corpi che personificano emozioni mutevoli nel loro insieme,  in lotta tra loro o alla ricerca di un contatto con una differente od opposta parte del Sé.

 

Immagini dall’Esistenza. Giovanni Manzoni nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, il trittico di Giovanni Manzoni, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art Gallery

 

Anche nella sala dedicata a Manzoni è l’inconscio ad abbracciare la sua visione consapevole e concreta. Vediamo due pareti opposte ciascuna con un lavoro senza troppo voler evidenziare, o senza troppo disgiungere l’Amore dal Tradimento. Rappresentano certo più un sentimento che l’altro.

A destra un trittico dove la modella si rivela nei particolari anatomici e del volto essere tre donne diverse, come a dire che il pittore tradisce sempre nell’ideale di bellezza la propria musa perché non può smettere di cercare nuovi stimoli. Sulla sinistra una danza macabra dal sapore gaudente di un Giorno dei Morti messicano, con un riferimento al fortissimo simbolismo della tradizione religiosa sudamericana, che è parte delle origini dell’artista e che spesso è un riferimento iconografico postmoderno, nella sua ricombinazione a elementi della tradizione figurativa italiana. Un girotondo che ricalca le pose de La danse di Henri Matisse con dei teschi fuori scala al posto dei volti, l’esorcizzazione della morte attraverso l’amore ( per la vita) in una gioia corale, e carnale.

 

Immagini dall’Esistenza. Tre opere di daniela Mologni nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, tre opere di Daniela Mologni, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art gallery

 

Daniela Mologni

Fuori dalla sala dedicata a Daniela Mologni un dipinto anticipa il suo stile, caratterizzato dalla pennellata dinamica e corposa, giocata sulla selezione di alcuni toni. Tutte le opere esposte, e in generale la ricerca di Mologni, si  focalizzano sulla figurazione umana. Sono attimi fermati su gesti che manifestano una relazione fisica ed emotiva tra due o più anime, accentuando una possibile ambiguità di interpretazione mediante la mancanza di un contesto oggettivo nel quale collocare la scena, e nella astrazione cromatica che evidenzia lo zone di luce e di ombra. La composizione, che evidenzia più dello sguardo un contatto tra corpi e sul corpo, è un indizio del fatto che il corpo si fa strumento di un linguaggio universalmente umano, mai mimetico e codificato in espressioni convenzionali.

 

Immagini dall’Esistenza. performance nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, un momento durante il vernissage con la performance poetica di Simona Zanini, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art Gallery

 

Ciò che è umano, secondo la versione dell’artista, lascia un margine di duplicità emotiva. E’ libertà irriducibile, volontariamente lasciata all’osservatore, che partendo da quei gesti è portato a ragionare in modo personale su Amore e Tradimento. Ci si accorge di non poter dare altro che un’interpretazione soggettiva perchè i segnali sono deliberatamente non univoci, lasciandoci in una zona d’ombra che è attivazione “perturbante”. La pittrice ci invita a osservare ad esempio il dipinto Amore, dove un personaggio sfiora la guancia di un altro: qui quello che potrebbe essere amore filiale, si può leggere come l’attenzione tra due amanti, o lo sguardo verso l’esterno può fare sospettare una situazione illecita, nascosta.

Il sentimento che muove al Tradimento è visto dai più come negativo, fonte di sofferenza e separazione, ma secondo le parole dell’artista può anche avere un valore di trasformazione in un rapporto. Le sue immagini dall’esistenza considerano Amore e Tradimento due facce di una stessa emozione.

 

Immagini dall’Esistenza. Sala di Biondo nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, la sala con le opere di Cristiano Biondo, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art Gallery

 

Cristiano Biondo

Anche per Cristiano Biondo è sull’anatomia che si imprime l’interiorità. Per Immagini dall’Esistenza sono volti o corpi realizzati a carboncino e matita o pastello su carta, utilizzando soprattutto gli strumenti del disegnatore, per fondarsi sulla linea a definire una postura sintomatica di un sentimento. L’unica concessione pittorica viene assegnata alla matericità dello smalto comunque non contraddicendo l’essenzialità del bianco e del nero. Quando questa linea è scevra anche dal carboncino risulta scarnificata come le emozioni consumanti che è in grado di richiamare. Quello che infatti appare come un poetico non-finito giocato sulla selezione di toni, rifugge dall’idea di perfezione seminando indizi sulla natura misteriosa o non univoca dei sentimenti di Amore e Tradimento, e sempre grazie all’assenza di un colore vivido e concreto, permette di  collocare la scena osservata in uno spazio atemporale.

 

Immagini dall’Esistenza. Lavori di Biondo nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, opere di Cristiano Biondo, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art Gallery

 

I soggetti emergono come dall’inconscio con violenza. Per chi entra nella sala a lui dedicata i volti sono ieratici ed enigmatici nella loro espressione bloccata, “frontalmente interrogativa” che raccoglie con ogni probabilità un dubbio o un dolore, una fissità che risente della lezione pittorica dell’espressionista Hermann Scherer in una dimensione più contemporanea e meno tragica, o caratterizzante. Qui il ritratto parla sempre di un altro ritratto, quello dei “sentimenti forti, impressi a fuoco, ma allo stesso tempo eterei e celati in una zona d’ombra, del non detto”.

Ancora più esplicita la metafora della mente umana attraverso la  forma umana con le anatomie spesso supine o accovacciate. Nella mancata descrizione e identificazione di un corpo si cela il dubbio, la nostra sofferenza nell’Amore è forse il Tradimento, nel “seme del non detto, che germina sottocutaneo”.

 

Immagini dall’Esistenza. vista della sala di Capotorto nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, alcune opere di Emiliano Capotorto, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art Gallery

 

Emiliano Capotorto

Emiliano Capotorto è stato già esposto nelle sale del Centro Clinico prima della costituzione di una vera e propria galleria. A colpire Filippo Tancredi e a volerlo impegnare nel progetto Immagini dall’Esistenza è la sua genuina natura di pittore ad olio radicato nella figurazione secondo interessanti dinamiche della composizione, dove un ruolo primario è sempre assegnato alla luce, studiata sia nella narrazione caravaggesca che nel dissolvimento della figura in Bacon. La sua tecnica ricopre le pareti dello studio dello psichiatra per esplorare i temi scelti in una rappresentazione sequenziale di matrice cinematografica. La proposta con la serie di opere sull’Amore si sviluppa come una storia ad episodi e nasce dalla visione del film A Ghost Story di David Lowery.

La scena vede i protagonisti in un momento di intimità di coppia, e la loro tenerezza è avvolta da una luce crepuscolare, che non rivela ogni particolare. Anche al cinema la luce richiama l’attenzione di un vero e proprio pittore che con il suo pennello non cerca solo un momento fissato nella memoria da una storia in evoluzione, ambisce a rendere l’espressività simbolica del colore della fotografia: “ Mi hanno molto colpito l’asciuttezza, la veridicità, la totale assenza di retorica, in questa scena e ho cercato di catturarne l’essenza anche da un punto di vista cromatico”.

 

Immagini dall’Esistenza. Capotorto nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, The book of Love di Emiliano Capotorto, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art Gallery

 

Sempre l’immagine catturata da un obiettivo parla dil Tradimento, questa volta tratta dalla pubblicazione di un autoscatto su un social network, media che spesso ispirano l’artista. Quello che Capotorto legge è la volontà di una ragazza ad apparire disinibita ma auto-censurandosi per non incorrere in un ban, questo gioco al rischio della perdita, dell’identità, del poter restare in una dimensione di accettazione sociale fa pensare al più classico dei tradimenti, da Caravaggio al cinema hollywoodiano.

Laura Orlandini

Nella sala con i dipinti di Laura Orlandini la figurazione si stempera in una traccia disegnata dove il colore ha sempre una precisa valenza simbolica. Il fondo bianco non è casuale e non intende ragionare sul senso del non finito quanto sull’idea di origine. Secondo l’artista infatti “ Nasciamo nella purezza come una pennellata bianca su fondo bianco e la nostra vita man mano si colora di esperienza”, così i colori sono l’emblema dei sentimenti come fiducia, solitudine, gioia.

L’amore e il tradimento si delineano pensando al proprio vissuto e si materializzano nel doppio autoritratto specchiato, due volti in opposizione. Queste “Immagini dall’Esistenza” sono facce della stessa medaglia, dove la prima appare quasi candida per conservare l’amore per il proprio essere senza condizionamenti, mentre l’altra metaforizza l’assecondare il desiderio altrui tradendo l’origine personale, per camuffarsi nei molti e concomitanti sentimenti non propri.

 

Immagini dall’Esistenza. Sala di Orlanini nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, la sala con le opere di Laura Orlandini, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art Gallery

 

Il mare multicolore invece è un universo positivo dove il contatto con la propria anima fa scaturire con naturalezza, attraverso un elemento naturale selvaggio, tutta la gamma di emozioni che spingono ogni volta e di volta in volta a reagire al dolore. Sempre tradimento è il non voler trattenere l’anima intima, come metaforicamente fa la figura femminile di spalle, con un gesto respingente verso il colore che indossa e che scende sulla tela gocciolante oro.

Elena Cavanna

Elena Cavanna è l’unica artista astratta di Immagini dall’Esistenza. Attraverso forme geometriche o naturali, nella matericità esasperata di pennello o spatola, è la sua intima natura a parlare di Amore e Tradimento seguendo le esperienze del vissuto, senza il bisogno di esplicitarle in figure.  

La concentrazione di colore è spesso interrotta o definita geometricamente con una cancellazione: presenta discontinuità tali da lasciare intendere una vitale trasformazione anche nella perdita. Questo intarsio o alternanza di pieni e vuoti non appare violento nell’equilibrio d’insieme, ma gioca con le complessità sospese, come accade nella mente umana quando non esiste voce che dia senso alle reazioni da una delusione, ai vuoti che lascia nell’anima il confronto con l’altro.

 

Immagini dall’Esistenza. Sala di Cavanna nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, la sala con le opere di Elena Cavanna, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art Gallery

 

Per Cavanna l’arte è una terapia silenziosa che porta gioia nel momento in cui viene praticata, è il mondo dell’amore per sé che vince su ogni blocco emotivo del dolore, che testimonia una sopravvivenza più intensa per ricostruirsi in una geometria morbida. Dal momento in cui “positivo e negativo ci trasformano”, l’arte può essere “una storia d’amore con noi stessi” se si impara a custodire il sentimento nel Silenzio, parola chiave per l’artista e titolo dell’opera per lei più rappresentativa. La contemplazione del silenzio “ci permette di avvicinarci e di allontanarci da mondi per percepire le sfumature incomprese dell’infinito”.

Michela Ongaretti

IMMAGINI DALL’ESISTENZA- Atto Primo AMORE E TRADIMENTO

Visitabile fino al 23 settembre 2018.

Anisé Art Gallery, Via Nini Alessandro da Fano, 5, Bergamo

aperta sabato e domenica dalle 15 alle 19 e su appuntamento

 

Immagini dall’Esistenza. poesia nella psico-gallery italiana Anisé

Immagini dall’Esistenza. La prima mostra della psico-gallery Anisé, Simoa Zanini e la sua lettura poetica sui dipinti, ph. Sofia Obracaj, courtesy Anisé Art Gallery

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