Memoria è Natura per la pittura di Roberto Pagnani, che non rinuncia mai all’elemento liquido. Se dalla sua Ravenna si respira nella memoria e sull’epidermide di colore il mare, dalle sculture costituite da elementi lasciati sulla risacca alle epifanie di vegetazione tra le dune invernali dei suoi dipinti, nelle opere esposte a Bologna è affidata all’acqua piovana l’infiltrazione dell’elemento umido, che irrimediabilmente trasforma la materia.

Memoria è Natura. Flora Fragmenta, mostra personale di Roberto Pagnani
Nil posse creare de nihilo. Non può nascere nulla dal nulla
Tito Lucrezio Caro, De Rerum Natura
Alla base poetica e materica della mostra personale Flora Fragmenta troviamo sia un richiamo atmosferico al genius loci della città, la stessa nebbia, forse oggi meno fitta, accompagnava le dotte passeggiate tra i portici da tempi remoti, che l’aspirazione a perseguire una ricerca di Bellezza anche attraverso l’intervento del caso.
Memoria nel frammento
Un detrito è di per sé depositario di una memoria complessa. Attraverso la logica dell’objet trouvé il senso dell’effimero e del frammentario si ferma, si ricompone intorno all’emozione dell’immagine di qualcosa che cresce, che si costruisce senza separarsi dal pericolo della Natura, madre e matrigna. Qui l’oggetto è un lato della personalità del soggetto, la materia di supporto contempla anche l’essenza della fragilità, nell’effige e nella metafora dell’infiorescenza.

Memoria è Natura. Flora Fragmenta. Frammenti di paesaggio tra i tavoli di un cafè
Sono piccole lastre di laminato ligneo a donare un contrappunto cromatico tra gli arredi del salotto urbano di Botanica Lab. Nel centro cittadino animato dalla settimana dell’arte bolognese, alla luce soffusa di un interno intimo ed elegante, si offrono al visitatore frammenti di paesaggio immaginari, germinati dal ricordo.
Un paesaggio procedurale
Le cornici racchiudono una memoria che si eleva dal procedimento materico, dove la pittura si interseca al favorito intervento delle intemperie. I sottilissimi compensati hanno subìto un trattamento che esaspera il senso della naturale trasformazione, nell’invecchiare e sfibrarsi seguendo le zone lasciate libere dallo scotch impermeabile, mano a mano applicato a diverse riprese e in diverse aree per creare una struttura dinamica sulla superficie.

Memoria è Natura. Flora Fragmenta. Un dipinto di Roberto Pagnani, nato dalle intemperie
Su queste aree irregolari interviene la citazione in punta di pennello di frammenti botanici o paesaggistici: può essere la silhouette di un albero, o la visione metonimica di petali o sparute foglie, a suggerire la permanenza di vegetazione selvaggia nella mente dell’artista. A volte è soltantanto un colore a rappresentare l’orizzonte, in quanto termine finale di un momento nella Natura. Quelli che sono ricordi o apparizioni si rivelano anche per contrasto con la carta da disegno colorata sulla quale il frammento ligneo viene appoggiato.
Natura rivelatrice e conviviale
Flora Fragmenta è una nicchia nella ricerca pittorica di Roberto Pagnani dedicata, come tanta sua arte, alla rivelazione dei piccoli fenomeni che celano grandi verità. L’attenzione rivolta alla Natura come risorsa inesauribile d’ispirazione poetica trova quindi una controparte nella missione del luogo ospite, votato al rituale conviviale plant-based.
Michela Ongaretti

Memoria è Natura. Ingresso alla mostra Flora Fragmenta
Botanica Lab, via Dé Toschi 2/g, Bologna
Vernissage giovedì 23 gennaio 2019 ore 18,30